Cosa Fare a İstanbul, idee e suggerimenti

Cosa Fare a İstanbul, idee e suggerimenti


Nonostante si raccolgano numerose informazioni in rete e sulle guide cartacee, quando si pianifica un viaggio si è sempre indecisi su quanti giorni dedicare alla visita.

Questo ovviamente non dipende solo dalla nostra volontà, ma anche da altri fattori come gli operativi dei voli, il budget a disposizione ed eventuali impegni lavorativi.

L’antica Costantinopoli però è una città talmente ricca di storia, monumenti ed attrazioni che i giorni a disposizione non basterebbero mai.

Noi ne avevamo a disposizione quattro e avevamo pianificato degli itinerari suddivisi per aree geografiche che ci portassero alla scoperta dei luoghi da non perdere a İstanbul.

 

Il Palazzo Çirağan Istanbul

Palazzo Çirağan visto dal Bosforo

 

In questo articolo comunque proviamo a suggerirvi delle idee e curiosità su cosa fare a İstanbul. Alcune a dire il vero sono prettamente turistiche, altre invece sono sicuramente più originali e si sposano perfettamente con la cultura e le tradizioni del posto.

A voi la libertà di scegliere in base ai vostri gusti e desideri.

 

Articolo aggiornato il 27 ottobre 2023.

 

Indice

 

Cosa fare a İstanbul, i nostri consigli 

  • Crociera sul Bosforo

Una delle cose che vi consigliamo assolutamente di fare a İstanbul è la crociera sul Bosforo (Boğaziçi in turco).

Il canale collega il Mare di Marmara a sud con il Mar Nero a nord ed è lungo circa 32 chilometri, con una larghezza minima di 550 metri ed una massima di tre chilometri.

 

Il Corno d'Oro Istanbul

Il Corno d’Oro

 

Su entrambe le sponde sorgono numerose yali (residenze nobili in legno), splendidi palazzi ottomani e antiche fortezze in pietra.

Dal molo di Kasimpaşa, proprio di fronte al ponte di Galata, partono tutti i giorni diverse tipologie di tour, organizzati sia da compagnie pubbliche sia private. Da quelli brevi di 90 minuti a quelli un po’ più lunghi che prevedono mezza giornata di navigazione.

In alternativa ci sono quelli più chic e più costosi che comprendono cena e spettacolo di danza del ventre a bordo.

Oltre che dal molo di Kasimpaşa, alcune crociere partono anche dai quartieri di Eminönü, Kabataş, Beşiktaş e Ortaköy.

 

Crociera sul Bosforo Istanbul

Navigazione sul Bosforo

 

Noi avevamo optato per un tour di due ore e mezza, con la guida che parla in inglese. Seguiti da uno stormo di gabbiani vocianti avevamo costeggiato la zona europea della città durante il percorso di andata, mentre al ritorno eravamo passati di fianco alla zona asiatica.

Durante il tragitto, seduti sulle comode poltrone dell’imbarcazione, avevamo ammirato il Palazzo Dolmabahçe, il Palazzo Çirağan, la splendida moschea Büyük Mecidiye Camii di Ortaköy, vicino al ponte Martiri del 15 luglio, la fortezza Rumeli Hisari fatta costruire da Mehmet II in vista della presa di Costantinopoli.

Una volta giunti al ponte Fatih la barca aveva virato e ripreso la navigazione verso il molo di Üsküdar, sulla sponda asiatica, dove avevamo fatto una breve sosta.

 

Panorama Beyoğlu Istanbul

Panorama del sobborgo di Beyoğlu con la torre di Galata

 

Sulle colline adiacenti la costa sorgono delle splendide yali, residenze fatte costruire dai nobili ottomani e da ambasciatori stranieri tra il XVII e il XIX secolo. Oggi invece appartengono a industriali, banchieri e imprenditori locali.

La crociera termina nel porto di Eminönü, proprio di fianco agli stand dove potete gustare il famoso panino con il pesce, il balik ekmek.

 

  • Spettacolo dei Dervisci rotanti

Se in un primo momento lo spettacolo dei dervisci rotanti può sembrare una rappresentazione prettamente turistica e commerciale, alla fine comunque fa riflettere e regala delle emozioni.

In città ci sono alcuni teatri dove si può assistere alla esibizione, noi avevamo scelto quella che si svolge nel Centro Culturale Hodjapasha situato in un vecchio hamam non lontano dalla stazione di Sirkeci. Lo spettacolo ha una durata di circa un’ora.

I posti a disposizione sono limitati e quindi per non avere sorprese vi consigliamo di prenotare in anticipo. Lo potete fare tranquillamente online cliccando al seguente link Spettacolo Dervisci Rotanti.

 

Dervisci rotanti Hodjapasha Istanbul

Spettacolo dei dervisci rotanti al centro culturale Hodjapasha

 

I Dervisci (Darwish in persiano) sono dei monaci che fanno parte di una confraternita islamica affine al Sufismo, vivono in povertà avendo scelto come via di salvezza un cammino ascetico privo di vizi e dei beni della terra.

Nel mondo islamico ci sono diverse sette Sufi, la più nota delle quali era la Mevlevi. La setta fu fondata nel 1273 dal sultano Veled e si fondava completamente sui principi dell’amore e della tolleranza. La setta fu chiusa nel 1923 per volere di Atatürk.

Il rituale più famoso della Mevlevi è la Sema, la danza rotante dei dervish. La cerimonia si sviluppa in sette capitoli durante i quali l’anima percorre il suo cammino spirituale verso Dio ed il mondo celeste.

Si svolge su una pista circolare dove si esibiscono cinque dervisci mentre sul palco prendono posto i membri del gruppo musicale, in turco mutrip.

È formato da due cantanti e cinque musicisti che suonano i seguenti strumenti tradizionali persiani: il kudüm, il kanun, il yayli tambur, il ney (flauto) ed infine il tanbur.

Durante la cerimonia il pubblico deve rimanere in completo silenzio, è proibito scattare fotografie e al termine dello spettacolo non si deve applaudire.

 

  • Fare il bagno turco in un hamam

Una volta raggiunte con i mezzi pubblici le macro aree che avete in programma di esplorare (per esempio Sultanahmet, Sirkeci o Beyoğlu), İstanbul è una città che si visita benissimo a piedi.

Al termine della giornata però avrete sicuramente bisogno di rilassarvi e di liberarvi dalle tossine accumulate durante le lunghe camminate. Perché allora non prendere in considerazione la possibilità di andare in un hamam tradizionale per ricevere i benefici di un bagno turco?

All’entrata vi verrà assegnata una cabina e contestualmente vi verranno consegnati un telo da bagno, sandali di plastica, shampoo e sapone.

Una volta condotti nella sala calda (hararet) ci si può sedere sulle panche situate ai bordi della stanza oppure distendersi sulla piattaforma centrale rialzata.

 

Cosa fare a Istanbul

Venditore di Simit (ciambelle di pane al sesamo)

 

Un bagno turco classico prevede che si venga lavati e massaggiati da un inserviente.

Tra gli hamam più famosi della città ve ne segnaliamo tre:

 

Ayasofya Hürrem Sultan Hamami, situato nei pressi della Basilica di Santa Sofia, è stato costruito nel 1556. È dotato di aree separate per uomini e donne.

 

Non lontano da lì sorge anche il Çemberlitaş Hamami, progettato nel 1584 dal famoso architetto Sinan. È sicuramente uno dei bagni turchi più belli della città e anche questo ha sezioni separate per donne e uomini.

Cliccando sul link potete già prenotare la vostra esperienza. Ha una durata di un’ora e mezza e il personale parla in inglese.

Dopo un bagno di vapore, un inserviente si occuperà dell’insaponatura e della esfoliazione, rimuovendo con delicatezza la pelle morta.

Al termine del rituale di pulizia constaterete immediatamente i benefici rilassanti sia sul corpo e sia sullo spirito.

 

Nel quartiere di Beyoğlu infine sorge il Ağa Hamami, il più antico della città.

 

  • Attraversare a piedi il Ponte di Galata

Il ponte di Karaköy, comunemente conosciuto come ponte di Galata, è la porta d’ingresso al famoso Corno d’Oro (in turco Haliç). Collega il quartiere di Eminönü a ponente con il sobborgo di Beyoğlu situato sulla sponda opposta.

Nell’antichità Beyoğlu si chiamava Pera. I Bizantini prima e gli Ottomani poi avevano permesso agli stranieri (soprattutto genovesi) di aprire basi commerciali in questa zona della città. I commerci erano così gestiti da consoli stranieri che li regolavano in un regime di libero mercato.

 

Pescatori ponte di Galata Istanbul

Pescatori sul ponte di Galata

 

Le sponde del Corno d’Oro erano in passato tra i luoghi più esclusivi di İstanbul, ricoperte da giardini e splendide costruzioni. Oggi invece la crescita urbana ha deturpato il paesaggio con la costruzione di fabbriche, magazzini e cantieri navali.

In passato offriva riparo a flotte di navi ma al giorno d’oggi nessuna imbarcazione di grandi dimensioni ormeggia qui. Il Corno d’Oro in pratica è rimasto solo un piccolo porto per imbarcazioni di pescatori.

La struttura del manufatto attuale è stata completata nel 1994 ed è lunga 490 metri. Si tratta di un ponte sollevabile a tre corsie di marcia per i veicoli, la parte centrale è occupata dai binari del tram, mentre ai lati ci sono degli ampi marciapiedi pedonali.

 

Sobborgo di Beyoğlu Istanbul

Panorama del sobborgo di Beyoğlu dal ponte di Galata

 

Sotto il piano stradale della struttura c’è un passaggio pedonale fiancheggiato da ristoranti e negozi.

Se avete intenzione di attraversare il ponte a piedi fatelo magari nel tardo pomeriggio, quando la luce calante del sole regala tonalità più calde alle costruzioni.

I parapetti sono di solito occupati da decine di pescatori che lanciano le loro lenze nello specchio d’acqua sottostante, inframezzati dalle bancarelle di rivenditori ambulanti di ciambelle di simit (pane al sesamo) e lokum (dolci).

 

  • Ascoltare il richiamo del Muezzin

In qualsiasi punto della città vi troviate, a cinque diverse ore del giorno ascolterete il richiamo alla preghiera (salāt) del muezzin.

Un tempo l’adhān (il richiamo) veniva fatto personalmente dall’addetto alla moschea dall’alto dei minareti, rivolgendosi ai quattro punti cardinali. Ora invece viene fatto tramite un audio registrato che viene diffuso grazie a una serie di altoparlanti posizionati sulle torri.

A İstanbul ci sono numerose moschee, da qualsiasi parte vi giriate noterete cupole e minareti.

I megafoni non sono sincronizzati allo stesso orario, ma si discostano di alcuni secondi l’uno dall’altro. Durante il richiamo avrete quindi la sensazione che avvenga una specie di botta e risposta tra diversi muezzin.

 

Süleymaniye Camii Istanbul

Viale di ingresso alla Moschea di Solimano (Süleymaniye Camii)

 

Al seguente link trovate gli orari giornalieri delle preghiere a İstanbul.

 

  • Prendere un tè nel cortile di una medresa

Una delle esperienze più suggestive del nostro viaggio a İstanbul è stata quella di trascorrere dei momenti di relax in una çay bahçesi (sale da tè all’aperto).

Sorseggiare un tè in compagnia non è solo il passatempo preferito dai turchi, ma è anche un momento che riveste una valenza sociale e culturale.

Le çay bahçesi sono delle vere e proprie oasi di pace. Sedersi sui divani rivestiti con tessuti orientali e sorseggiare una tazzina di çay (tè) fumante, servito in bicchieri di vetro dalla forma di tulipano, non ha eguali.

 

Sala da tè medresa Çorlulu Ali Paşa Istanbul

Sala da tè nel cortile della medresa Çorlulu Ali Paşa

 

I turchi si recano nelle sale per leggere un libro, fare conversazione, giocare a tavla (il backgammon) oppure per fumare il narghilè, la pipa ad acqua.

Il narghilè (chiamato anche shisha o hookah) non è arricchito da sostanze “particolari” ma solo da tabacco aromatizzato.

Ovviamente come le sigarette e la pipa non fa bene alla salute, ma se uno vuole provarlo allora penso che İstanbul sia il luogo ideale per farlo.

Si possono utilizzare diverse tipologie di tabacco, noi avevamo provato una volta quello al gusto di menta e un’altra il tradizionale elma, un tabacco macerato nel succo di mela e dal gusto dolce.

Come çay bahçesi vi consigliamo senza dubbio una delle tre che si trovano nel cortile interno della medresa Çorlulu Ali Paşa.

È semplice arrivarci anche se non è proprio intuitivo trovare la porta di accesso al cortile.

 

Shisha bar medresa Çorlulu Ali Paşa Istanbul

Sala da tè nel cortile della medresa Çorlulu Ali Paşa

 

Si trova in Yeniçeriler Caddesi 35 a Sultanahmet, tra le stazioni del tram di Beyazit Kapaliçarşi (Gran Bazar) e Çemberlitaş, in un androne stretto e lungo.

Un altro luogo molto frequentato si trova invece proprio di fronte alla Moschea Blu e si chiama Derviş Aile.

 

Se avete qualche idea o suggerimento da aggiungere lo potete fare tranquillamente qui sotto nei commenti, sarà un arricchimento per il nostro articolo. Grazie.

 

 

Steve

Sono nato a Udine nel 1963 e vivo a Galleriano, un piccolo paese di campagna in provincia di Udine. Appassionato di geografia, ho viaggiato fin da piccolo grazie ai miei genitori.

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Un android developer a tempo perso, una polacca innamorata dell'Italia e un appassionato di geografia prestato all'informatica.

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