Erice, cosa vedere in un giorno: itinerario consigliato

Erice, cosa vedere in un giorno: itinerario consigliato


Erice è un grazioso borgo tipicamente medioevale situato in cima all’omonimo monte.

Dai suoi 751 metri di altitudine domina la città di Trapani e le saline situate lungo la costa.

In passato il monte si chiamava San Giuliano, in cima al quale sorgeva un celebre santuario dedicato alla Dea della fecondità e protettrice dei naviganti.

Per i Fenici la Divinità si chiamava Astarte, per i Greci Afrodite ed infine Venere Ericina per i Romani.

Erice è un museo a cielo aperto ed è adatta per un turismo lento. Va assaporata con calma, camminando per gli stretti vicoli in acciottolato, intervallando le visite con dei momenti di pausa e relax.

 

Un vicolo di Erice

Un vicolo del centro storico

 

A noi è piaciuta talmente tanto che l’abbiamo visitata due volte. L’abbiamo fatto in due splendide giornate di sole di metà maggio, ma da quello che abbiamo letto non sempre è così.

Di tanto in tanto infatti il borgo viene avvolto da un mantello di nebbia, che lo rende forse ancora più suggestivo e misterioso.

In questo articolo vi forniamo un itinerario di massima su cosa vedere ad Erice in un giorno, oltre ad una serie di informazioni pratiche per organizzare la visita.

Ovviamente l’itinerario è flessibile e modificabile in corso d’opera in base al tempo a disposizione ed agli interessi personali.

 

Indice

 

Erice, come arrivare

Erice è facilmente raggiungibile con mezzo proprio sia da Trapani percorrendo la SP31 sia da Valderice.

Si tratta di due strade panoramiche che grazie ad una serie di tornanti si inerpicano sul Monte Erice da due versanti diversi, confluendo nella SP3 un chilometro prima di giungere a destinazione.

I parcheggi si trovano sotto le mura nei pressi di Porta Trapani oppure lungo Viale Conte Pepoli.

In alternativa da Trapani è possibile prendere la Funierice che copre il tragitto in soli 10 minuti. La stazione di arrivo ad Erice è situata a poche decine di metri da Porta Trapani.

Per orari e tariffe vi consigliamo di consultare il sito web dell’impianto.

 

Escursione guidata a Erice

Nel caso vogliate vivere un’esperienza completa vi consigliamo di partecipare ad una escursione guidata da Trapani.

L’attività ha una durata di circa 3 ore e mezza e la guida specializzata parla in italiano.

Raggiunta Erice in autobus, si intraprende un itinerario a piedi che porta alla scoperta dei luoghi di maggior interesse del borgo.

Durante la camminata sono programmate delle soste per visitare delle botteghe artigianali e per degustare i prodotti tipici locali.

L’escursione termina ammirando il panorama dai balconi del Quartiere Spagnolo e del Castello Pepoli, prima di fare rientro alla base.

 

Ceramiche siciliane in un negozio di souvenir a Erice

Ceramiche siciliane

 

Erice cosa vedere

In base alla nostra esperienza personale vi consigliamo di dedicare ad Erice almeno mezza giornata, ma se avete del tempo a disposizione allora potete prolungare la visita fino a tarda sera.

In tal caso vi suggeriamo di portare con voi un maglioncino o una felpa, perché al calar del sole le temperature si abbassano sensibilmente, soprattutto se soffia il vento.

Il momento migliore per visitare Erice comunque è il pomeriggio, quando la luce del sole lambisce le costruzioni da tre quarti donando tonalità più calde ed accese.

Nella pianificazione della visita vi raccomandiamo di fare attenzione agli orari di apertura delle Chiese più importanti, che di solito chiudono prima del tramonto.

 

La Chiesa Madre e il Campanile di Erice

La Chiesa Madre e il Campanile

 

Le costruzioni sono in pietra grigia che donano al borgo un aspetto austero e monocromatico.

Le botteghe artigianali per fortuna espongono le tradizionali sculture in ceramica e le frazzate, i tappeti realizzati con ritagli colorati, che mettono allegria ai passanti.

Quello che vi proponiamo è un itinerario ad anello che richiede alcune e che ha come punto di partenza ed arrivo Porta Trapani.

Tenete presente che esiste un biglietto cumulativo definito passe-partout che permette di visitare i monumenti più importanti di Erice ad un prezzo conveniente.

 

Porta Trapani

Inserita nella cinta muraria di epoca Elimo-Punica, era una delle tre vie di accesso alla città assieme a Porta Spada e Porta del Carmine.

Si chiama così perché è rivolta verso la città di Trapani e secondo noi è il punto di partenza ideale per visitare Erice.

 

Porta Trapani a Erice

Porta Trapani

 

L’attuale aspetto fa presumere che sia stata riadattata nel Medioevo per rispondere alle esigenze di quel periodo.

Le mura sono ancora oggi ben conservate, soprattutto il lato nord-ovest, e sono munite di torri quadrangolari.

Superata la porta ci si immette in Corso Vittorio Emanuele, l’arteria principale del borgo.

 

Chiesa Madre

Poche decine di metri dopo aver superato Porta Trapani, si giunge nell’angusto piazzale su cui si affacciano la Chiesa Madre dedicata alla Vergine Assunta e la Torre Campanaria.

Secondo la tradizione la chiesa venne costruita ai tempi dell’imperatore romano Costantino, nel IV secolo d.C.

L’edificio odierno venne edificato in stile gotico nel 1314 per volere di Federico III d’Aragona, utilizzando del materiale proveniente dal tempio della Venere Ericina.

 

Il soffitto della Chiesa Madre a Erice

Il soffitto della Chiesa Madre

 

Il pronao invece venne aggiunto un secolo più tardi per ospitare i penitenti venuti fin qui ad espiare i peccati più gravi.

Dopo il crollo avvenuto nel 1853, l’interno è stato rifatto in forme neogotiche nel XIX secolo. Ospita diverse opere d’arte, tra cui l’icona in marmo di Giuliano Mancino, posta sull’altare maggiore.

Il soffitto della chiesa con i suoi stucchi è un capolavoro e secondo noi è una delle cose più belle da vedere a Erice.

Il campanile infine è alto 28 metri e venne edificato come torre di avvistamento durante la famosa guerra dei Vespri Siciliani del XIII secolo. È possibile raggiungere la cima salendo 108 scalini.

 

SS Salvatore

Proseguendo per Corso Vittorio Emanuele si superano i resti dell’antico Monastero del Santissimo Salvatore, che poggia su una serie di antiche cisterne.

L’edificio era il palazzo della famiglia Chiaromonte e dalla fine del 1200 ospitò le monache benedettine.

Nei secoli successivi il monastero prosperò confezionando parati in seta, oro, argento e corallo e prodotti di pasticceria, fino a quando una Legge del 1866 soppresse gli ordini religiosi e confiscò i loro beni.

 

Pasticceria Maria Grammatico

La pasticceria di Maria Grammatico è il posto ideale per concedersi un break.

Negli anni il laboratorio con l’annesso locale si è conquistato la fama di migliore pasticceria della Sicilia, diventando così il luogo più turistico di Erice.

Dopo aver passato in rassegna le delizie esposte nelle vetrine, vi consigliamo di prendere posto nel piccolo giardino situato sul retro.

Avrete solo l’imbarazzo della scelta tra Cannoli ripieni di ricotta e farciti sul momento, Cassate verdi con mandorle, zucchero, vaniglia e ricotta, la Frutta Martorana e le Genovesi.

 

Cassata siciliana e vino Marsala, Pasticceria Maria Grammatico a Erice

Cassata siciliana e vino Marsala (pasticceria Maria Grammatico)

 

Le Genovesi sono i dolci tipici di Erice. Si tratta di frolle farcite con crema pasticcera e ricoperte con zucchero a velo.

Singolare è la storia della signora Maria. Proveniente da una famiglia numerosa, una volta rimasta orfana di padre all’età di undici anni venne mandata dalla madre nell’orfanotrofio San Carlo, dove apprese l’arte pasticcera dalle suore.

All’età di ventidue anni Maria lasciò l’istituto ed iniziò a produrre dolci per guadagnarsi da vivere.

 

Dopo questa full immersion nel mondo dei dolci si riprende il cammino andando alla scoperta di altri luoghi interessanti da vedere ad Erice.

Giunti in Piazza della Loggia, su cui si affacciano il Palazzo del Municipio ed alcuni locali, vi consigliamo di imboccare il dedalo di vicoli per raggiungere il Castello.

 

Piazza della Loggia a Erice

Piazza della Loggia

 

Giardino del Bailo ed il Castello di Venere

Quello del Bailo è un ampio giardino all’inglese dell’Ottocento, progettato su più livelli. Si sviluppa sulla platea dell’antica acropoli proprio all’estremità orientale del borgo.

Adiacente al parco sorge il Castello Pepoli, con le sue torri merlate, già sede del governatore del borgo.

L’edificio di età normanna fu ristrutturato nella seconda metà dell’Ottocento.

Sulla rupe isolata dell’acropoli infine sorge il Castello di Venere, costruito tra il XII ed il XIII secolo.

Al suo interno sono stati rinvenuti i resti del tempio di Venere Ericina, quelli di un pozzo sacro, di un edificio termale di epoca romana ed infine di una abitazione punica.

Da quassù si gode di un bellissimo panorama sui dintorni di Trapani da un lato e sul Golfo di Bonagia dall’altro.

 

Panorama sul Golfo di Bonagia da Erice

Panorama sul Golfo di Bonagia

 

Chiesa di San Giuliano

Lasciata l’area del Castello in pochi minuti si giunge alla Chiesa di San Giuliano, situata in una posizione leggermente rialzata rispetto al piano della strada.

Secondo la tradizione l’edificio venne edificato nel 1076 per volere del Gran Conte Ruggero il Normanno, ma in realtà risale ai primi secoli del cristianesimo.

Fu uno dei primi edifici religiosi costruiti ad Erice. Venne dedicata a San Giuliano in quanto i Normanni gli attribuivano grandi meriti per la vittoria contro gli Arabi.

Da allora il Santo è diventato anche il protettore della comunità.

 

Fonte Battesimale nella Chiesa di San Giuliano a Erice

Fonte Battesimale nella Chiesa di San Giuliano

 

La chiesa venne ricostruita ed ampliata all’inizio del XVII secolo e successivamente ristrutturata in seguito al crollo della navata centrale, avvenuta nel XX secolo.

L’edificio custodisce i Misteri, dei gruppi statuari che sono dei veri e propri capolavori dell’artigianato trapanese, che rappresentano le ultime ore della vita di Gesù.

Il campanile in stile barocco infine venne costruito nel 1770.

 

Chiesa di San Martino

Appena scesi dal sacrato della chiesa di San Giuliano, si intraprende via Albertina Degli Abbati.

In poche centinaia di metri si giunge alla Chiesa di San Martino, facilmente riconoscibile per la facciata tinteggiata di rosa.

L’edificio religioso risale al 1339, ma nei secoli ha subito sostanziali modifiche strutturali ed architettoniche.

Nel 1682 venne completamente ricostruito ed ampliato. Tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo venne decorato con stucchi e affreschi dei fratelli Manno.

Di fianco alla chiesa sorge la sala riunioni della Confraternita, che ospita delle preziose opere lignee risalenti al periodo tra il Cinquecento ed il Seicento.

 

Il soffitto della Chiesa di San Martino a Erice

Il soffitto della Chiesa di San Martino

 

Con la visita alla Chiesa di San Martino termina il nostro itinerario di un giorno alla scoperta dei luoghi più belli da vedere a Erice.

Se avrete ancora del tempo a disposizione, allora vi consigliamo di inserire nella vostra camminata anche la visita alla Chiesa di San Pietro.

È situata in una delle viuzze più frequentate del borgo, ricca di negozietti di souvenir, pasticcerie e ristorantini.

All’estremità settentrionale di Erice infine sorge il Quartiere Spagnolo, che però durante la nostra visita era temporaneamente chiuso.

Steve

Sono nato a Udine nel 1963 e vivo a Galleriano, un piccolo paese di campagna in provincia di Udine. Appassionato di geografia, ho viaggiato fin da piccolo grazie ai miei genitori.

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Un android developer a tempo perso, una polacca innamorata dell'Italia e un appassionato di geografia prestato all'informatica.

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