Abu Dhabi è la storica capitale degli Emirati Arabi Uniti ed è una città molto dispersiva.
Racchiusa in un’isola, o per meglio dire in un arcipelago, ha fatto di necessità virtù e si è sviluppata in verticale, andando a modificare progressivamente il suo disegno originario.
Se da un lato i grattacieli rappresentano una manna dal cielo per gli appassionati di architettura, dall’altro invece ci hanno dato una sensazione di cementificazione indiscriminata.
La città è nata a tavolino praticamente da zero e per fortuna in fase di stesura del piano regolatore sono stati lungimiranti, dato che l’hanno dotata di arterie ampie, ortogonali tra di loro.
Abu Dhabi comunque è una città work in progress, basti notare le numerose gru a braccio che sbucano sopra i tetti degli edifici.
Probabilmente con il trascorrere degli anni il suo profilo e quello delle isole vicine muterà ancora e quindi sarebbe interessante fare un recap tra una decina di anni.
Nel 2025 per esempio, se i tempi saranno rispettati, verrà inaugurato il Zayed National Museum, opera avveniristica edificata sull’isola di Saadiyat, non lontana dal Louvre.
Frequentando i luoghi pubblici vi salterà all’occhio la pulizia quasi maniacale e ossessiva. Addetti sempre pronti a raccogliere qualsiasi cosa e strofinare una macchia o un alone.
Sempre con grande dignità e il sorriso sulle labbra.
In questo articolo vi forniamo tutta una serie di idee su cosa vedere a Abu Dhabi, oltre a una serie di consigli e informazioni utili per organizzare il viaggio.
Il tutto in base alla nostra esperienza personale, vissuta sul posto.
Indice
- Dove si trova Abu Dhabi
- Documenti necessari
- Dove alloggiare a Abu Dhabi
- Cosa vedere a Abu Dhabi, le attrazioni da non perdere
- Cosa vedere a Abu Dhabi gratis
- Come andare da Abu Dhabi a Dubai
- Viaggio a Abu Dhabi, informazioni utili
Dove si trova Abu Dhabi
Abu Dhabi è la capitale degli Emirati Arabi Uniti.
Si trova su un’isola principale che si protende nel Golfo Persico, a circa metà strada tra il Qatar a ovest e lo stretto di Hormuz, in Oman, a est.
Durante i nostri spostamenti non abbiamo mai avuto l’impressione di essere su una isola, dato che è collegata alla terraferma e alle isole vicine da una serie di ponti su canali.
Documenti necessari
I cittadini italiani che si recano negli Emirati Arabi Uniti devono essere provvisti di passaporto con una validità residua di almeno sei mesi dal giorno di ingresso.
Dal 2015 invece non è più necessario il visto per soggiorni che non superano i 90 giorni.

Gran Moschea dello Sceicco Zayed
Dove alloggiare a Abu Dhabi
Individuare la zona dove alloggiare non è affatto semplice e qualsiasi scelta si faccia presenta le sue controindicazioni.
Il tempo necessario per i trasferimenti, il traffico, i collegamenti dei mezzi pubblici, downtown o lungomare.
Un altro aspetto da tenere in considerazione è il periodo del viaggio.
Durante i mesi invernali infatti, quando le temperature sono più gradevoli, le tariffe delle strutture ricettive tendono a salire, viceversa durante i roventi mesi estivi calano.
La nostra scelta è ricaduta sul Jannah Burj Al Sarab Hotel.

La piscina del Jannah Burj Al Sarab
Siamo sinceri.
Molte strutture avevano caratteristiche simili, l’abbiamo scelto grazie a una buona offerta economica.
Si tratta di un classico 5 stelle, con camere spaziose e l’arredamento un po’ agée, dotato di due ristoranti, uno snack bar, una shisha lounge per il relax e il servizio di valet parking.
Sul rooftop c’è una piscina e due vasche idromassaggio Jacuzzi in stanze distinte, una riservata alle donne e l’altra agli uomini.
Al seguente link potete sbizzarrirvi e verificare già le tariffe e la disponibilità di:
Cosa vedere a Abu Dhabi, le attrazioni da non perdere
Alla visita di Abu Dhabi abbiamo dedicato tre giorni (due giorni pieni e due mezze giornate), prima di trasferirci in bus a Dubai.
Tenendo in considerazione il caldo torrido delle ore centrali della giornata e l’orario del tramonto alle 17:30, con il senno di poi un giorno in più non sarebbe guastato.
Oltre a consentirci maggiore libertà d’azione, ci avrebbe permesso di esplorare delle zone che siamo stati costretti a tralasciare già in partenza.
Per ottimizzare i tempi comunque abbiamo cercato di raggruppare le visite per aree geografiche, anche se a Abu Dhabi non è semplice.
Le attrazioni di maggior interesse infatti sono situate a diversi chilometri di distanza l’una dall’altra, quindi è piuttosto complicato pianificare degli itinerari sostenibili.
Di semplice progettazione, secondo noi, ce ne sono due:
- Etihad Towers, Founder’s Memorial, Emirates Palace e infine il palazzo presidenziale Qasr Al Watan;
- l’area dei mercati di Mina e il museo del Louvre, situato sull’isola di Saadiyat.
Siccome avevamo già vissuto delle esperienze simili a Lancedin nel Western Australia e nel deserto di Varzaneh in Iran, non abbiamo effettuato una delle attività più apprezzate dai turisti, l’escursione serale nel deserto.
Qasn Al Hosn
La nostra visita di Abu Dhabi è iniziata volutamente da qui, perché il forte Qasn Al Hosn è “l’ombelico del mondo” della capitale.
La struttura infatti è stata testimone imperterrita di tutti gli stravolgimenti che hanno cambiato il volto alla città.
Da quando non era altro che una piccola oasi di palme nel deserto fino alla metropoli dei giorni nostri, passando per una prolifica comunità di pescatori e centro perlifero.
La fortezza sorge proprio in centro, in un grande spiazzo di forma rettangolare, circondato da alti grattacieli.
Fu edificata nel 1760 come torre di guardia, per proteggere l’isola dalle incursioni via mare dei pirati.

Qasn Al Hosn
Successivamente vennero costruite nuove torri che furono collegate tra di loro grazie a un alto muro perimetrale, formando un recinto.
Con il ricavato di alcune concessioni petrolifere cedute temporaneamente a compagnie britanniche, lo sceicco Shakhbut Bin Sultan Al Nahyan costruì un nuovo palazzo inglobando il forte.
La torre di guardia originaria rimane la struttura più antica della città.
I lavori di restauro sono terminati nel 2018 e la fortezza è stata trasformata in un centro culturale con esposizioni d’arte.
La visita si fa tranquillamente in autonomia, i biglietti li potete acquistare alla reception della struttura come abbiamo fatto noi.
Qasr Al Watan
Il palazzo presidenziale di Abu Dhabi si trova poche centinaia di metri più in là rispetto all’Emirates Palace.
Dopo una passeggiata di circa un quarto d’ora, passando per gli ampi parcheggi, si giunge al centro visitatori. Ci sono due ingressi, uno riservato a chi ha già prenotato online e l’altro a chi deve ancora acquistare il biglietto.
Noi, per evitare file e inutili perdite di tempo, ci eravamo mossi in anticipo e avevamo acquistato il biglietto d’ingresso già da casa, pochi giorni prima di partire.
Passati i rigidi controlli di sicurezza, i visitatori vengono fatti salire su dei pulmini che coprono il tragitto fino al palazzo vero e proprio.
La visita, che si effettua in completa autonomia, ha inizio nel grande cortile interno, con il corpo centrale dell’edificio cinto in un abbraccio dal grande colonnato.

Qasr Al Watan
L’interno ovviamente è sfarzoso.
La Sala Grande lascia a bocca aperta, con gli archi, gli ornamenti e i motivi a mosaico. Il blu, il bianco e il giallo sono i colori distintivi della stanza, che nella cultura araba rappresentano l’acqua del mare, la purezza e le dune del deserto.
La biblioteca invece conserva una collezione di 50.000 libri di varie epoche. I mobili su cui sono disposti i volumi hanno una forma semicircolare, donando alla sala quel tocco di raffinatezza che non guasta mai.
Al crepuscolo i visitatori vengono radunati nel piazzale antistante il palazzo e fatti accomodare su dei gradoni, una specie di anfiteatro all’aperto.
Appena calano le ombre della sera va in onda in tre atti l’attesissimo spettacolo di musica e luci, Palace in Motion, che ha una durata di una ventina di minuti.
Al termine ci si dirige nuovamente al punto di raccolta per riprendere il pulmino e tornare al centro visitatori.
Etihad Towers – Observation deck at 300
Dopo diversi anni di studi, nel 2006 sono iniziati i lavori di costruzione di questo complesso che ha cambiato per sempre lo skyline di Abu Dhabi.
Progettato dallo studio di architettura australiano di DBI Design, sorge nell’esclusivo quartiere di Al Ras Al Akhdar, proprio di fronte al Emirates Palace.
Il complesso è formato da cinque torri: tre sono residenziali, una dedicata al business e l’ultima trasformata in un hotel di lusso, alta 280 metri.
Al 74° piano della torre numero 2, il Observation Deck at 300 offre un’esperienza unica e alcune tra le migliori viste panoramiche sulla città e dintorni.
A 360 gradi.
A causa della mia cronica acrofobia noi non siamo saliti, ma se volete sperimentare questa attività potete già prenotare il biglietto d’ingresso al belvedere situato 300 metri sul livello del mare.

Etihad Towers
Louvre Abu Dhabi
Il Louvre di Abu Dhabi sorge sull’isola di Saadiyat, è stato inaugurato alla fine del 2017 e, al momento, è il museo più importante della città.
Scrivo al momento, perché non si sa mai cosa frulla in testa agli sceicchi.
Il complesso è stato progettato dall’architetto Jean Nouvel e l’elemento che lo caratterizza è la grande cupola argentata, che sembra fluttuare sopra la città-museo.
Si tratta di una struttura geometrica complessa di 7.850 stelle, che si ripetono in varie dimensioni e angoli in otto diversi strati.
Quando il sole le scorre sopra, i raggi filtrano attraverso i fori della cupola fornendo uno splendido effetto di luci e ombre, noto come “pioggia di luce”.
Questo è un chiaro omaggio alla natura di queste terre e in particolare si ispira alle palme, che grazie alle loro foglie filtrano la luce del sole e forniscono riparo alle genti del deserto.

Louvre
Il museo è circondato dall’acqua e la città-museo ricorda una medina, con stretti vicoli e una serie di bassi edifici che ospitano le collezioni.
Quando visitiamo un museo siamo soliti selezionare le opere e le sezioni che ci interessano maggiormente. Anche stavolta abbiamo fatto così.
In caso contrario infatti si rischia di arrivare in fondo al percorso con l’impressione di aver visto di tutto un po’.
Le collezioni del museo comprendono importanti opere che abbracciano l’intera storia dell’umanità, in tutte le aree del mondo.
Dai reperti archeologici alle sculture, dagli oggetti ai dipinti, dalle installazioni contemporanee ai manufatti.
I biglietti si possono acquistare online, come avevamo fatto noi, oppure in loco.
Ferrari World Abu Dhabi
Il Ferrari World è il primo parco tematico dedicato all’iconico brand italiano dell’auto motive e sorge sull’isola di Yas.
Il suo tetto a tentacoli di colore rosso fa da sfondo al circuito di Yas Marina, dove ogni anno si svolgono il GP di Formula 1 e altre importanti gare automobilistiche del calendario internazionale.
L’isola do Yas però la possiamo considerare come l’area del divertimento di Abu Dhabi.
Oltre al parco della Ferrari sorgono infatti:
- il parco tematico dedicato al Warner Bros. con tutti i personaggi dei Looney Tunes che amiamo;
- il Yas Waterworld, un grande parco acquatico che offre una quarantina tra scivoli e attrazioni sull’acqua;
- la Clymb Abu Dhabi, la più grande area indoor per il volo in parapendio e una parete per l’arrampicata;
- la Yas Beach, una lingua di sabbia bianca dove rilassarsi e godersi qualche ora di sole.
Vi diciamo subito che a causa del tempo a nostra disposizione e della distanza rispetto al centro città, non siamo riusciti a visitare l’isola di Yas.
Cosa vedere a Abu Dhabi Gratis
Gran Moschea dello Sceicco Zayed
Se la volontà dello sceicco Zayed era quella di lasciare in eredità un qualcosa che rendesse riconoscibile Abu Dhabi in tutto il mondo, beh dobbiamo dire che la Gran Moschea è una scelta azzeccata.
Il complesso sta a Abu Dhabi come la Torre Eiffel sta a Parigi, o il Colosseo a Roma.
Ottanta cupole di marmo, mille colonne, quattro minareti alti 107 metri, 90.000 tonnellate di marmo macedone.
Questi sono solo alcuni numeri, ma rendono già l’idea della maestosità dell’edificio.
La visita deve essere prenotata sul sito web della moschea a partire da un mese prima della data prevista.
L’ingresso principale è situato davanti alle aree di sosta dei taxi e subito dietro a quello degli autobus.
Si accede da una grande cupola di vetro e si scende al piano interrato.
Prima di incamminarsi lungo il tunnel che porta alla moschea potete rilassarvi tra gli esercizi commerciali del souq: negozi di abbigliamento, profumerie e una grande area ristorazione.
Al primo controllo di sicurezza verificano il voucher della prenotazione e il dress code. Su quest’ultimo aspetto sono inflessibili.

Dress code (Moschea Sceicco Zayed)
Lì vicino ci sono dei negozietti che vendono dei capi adatti. Sarà un caso?
Il motto è contrattare sul prezzo, partono con delle cifre esorbitanti, ma poi scendono a tariffe più “umane” e consone ai nostri standard.
Lungo il tragitto ci sono delle navette elettriche per il trasporto di persone e dei marciapiedi mobili come quelli che si trovano negli aeroporti.
La visita si effettua in autonomia seguendo un percorso ben segnalato e delimitato da una cordicella in canapa.
Prima di entrare nel foyer e nella sala della preghiera ci sono degli ulteriori controlli di sicurezza, in cui viene richiesto nuovamente il QR code della prenotazione.
Uno degli elementi più importanti della sala della preghiera è il tappeto persiano annodato. È il più grande del mondo, è stato realizzato con cotone iraniano e lana neozelandese e trasportato qui da Mashhad (in Iran) con l’utilizzo di due aerei cargo.
Se volete scattare delle foto suggestive della moschea nelle ore notturne, allora dovete recarvi al Wahat Al Karama.
Si tratta di un monumento inaugurato nel 2016 e dedicato alle persone degli Emirati Arabi che hanno perso la vita servendo la patria.
Una navetta fa la spola ogni mezz’ora fino al crepuscolo tra il parcheggio D della moschea e il monumento.

Moschea Sceicco Zayed
The Founder’s Memorial
Se volete conoscere la storia e la cultura degli Emirati Arabi, durante la vostra visita alla città non dovete tralasciare questo spazio culturale.
Celebra infatti i valori tramandati alle generazioni future e la vita del padre della nazione, lo sceicco Zayed bin Sultan Al Nahyan.
L’esperienza ha inizio nel moderno e sobrio centro visitatori, dove in un’apposita sala insonorizzata viene proiettato un filmato interpretativo della durata di circa un quarto d’ora.
Al termine si esce all’esterno.
Il complesso si sviluppa su una superficie di oltre tre ettari, comprende dei giardini con piante indigene e medicinali del deserto, una passerella sopraelevata che offre delle splendide vedute sul mare.
L’opera più famosa però è The Constellation, la costellazione.

The Constellation (Founder’s Memorial)
Disegnata dallo scultore americano Ralph Helmick, l’opera rappresenta il ritratto dello sceicco Zayed in forma tridimensionale ed è ospitata in un padiglione all’aperto alto 30 metri.
È formata da oltre 1300 forme geometriche sospese, poste su dei cavi in acciaio.
Le forme hanno delle qualità matematiche uniche e rappresentano cinque diversi tipi di poliedri regolari e convessi, noti come “solidi platonici”.
Si tratta del tetraedro (4 facce), del cubo (6 facce), del ottaedro (8 facce), del dodecaedro (12 facce) e infine del icosaedro (20 facce).
In The Constellation ogni forma rappresenta una stella individuale e di sera diventano particolarmente suggestive perché si illuminano.
Emirates Palace Mandarin Oriental
L’Emirates Palace è uno dei simboli del lusso di Abu Dhabi.
Sorge su una splendida spiaggia privata, della lunghezza di circa un chilometro e mezzo, tra il Founder’s Memorial e il palazzo presidenziale Qasr Al Watan.
Nonostante si tratti di un hotel e quindi una proprietà privata, turisti e curiosi lo possono visitare.
Dei lunghi viali in leggera pendenza, tra giardini ben curati e alte piante di palma, conducono alla scalinata principale, preceduta da una fontana.
Dalla sommità si può godere di una bella vista d’insieme delle Etihad Towers.
All’interno si possono visitare i grandi saloni di sosta e intrattenimento, oppure sedersi ai tavolini di bar e ristoranti e godersi un the o uno snack.

Emirates Palace
Corniche Abu Dhabi
La Corniche road è il lungomare di Abu Dhabi e in una decina di chilometri collega l’Emirates Palace a sud con l’area dei mercati all’ingrosso di Mina a nord.
Le acque turchesi del Golfo Persico, anzi, del Mare Arabico come lo chiamano qui, si mixano perfettamente con le spiagge di sabbia bianca.
La spiaggia pubblica è gratuita, ha una lunghezza di due chilometri ed è equipaggiata con docce, spogliatoi e cabine. Ombrelloni e lettini invece si possono noleggiare a pagamento.
La passeggiata invece è pavimentata con piastrelle bianche e azzurre, che formano dei motivi geometrici, ed è suddivisa in una sezione per i pedoni e l’altra per biciclette e monopattini elettrici.
Di fronte alla spiaggia sono state posizionate delle panchine in legno.
Prendete posto al tramonto e godetevi gli ultimi minuti di luce prima che il sole come una palla infuocata si spenga in lontananza dietro l’inconfondibile sagoma del Rixos Hotel, sull’isola di Al Kasir.

Tramonto sulla Corniche
Fish market
L’area portuale di Mina Zayed l’abbiamo ribattezzata la zona dei mercati e si sviluppa in una penisola all’estremità settentrionale della città.
Qui ci sono anche i terminal che accolgono le grandi navi da crociera e il vecchio porticciolo da cui partono i pescherecci per le battute di pesca.
Il mercato del pesce si trova all’interno di un edificio dalle classiche facciate color ocra.
Passando in rassegna i banconi del pesce, verrete risucchiati dalle voci e dalle offerte dei rivenditori che vi invitato ad acquistare il prodotto.
Ad occhio e croce provengono tutti dal sub continente indiano.
Il pescato del giorno ovviamente è in vendita ed è possibile farselo cucinare sul momento nei numerosi ristorantini che si affacciano sul perimetro dell’edificio.
Dall’altro lato della strada, Al Luluah street, ci sono i caratteristici souq dei datteri e della frutta e verdura.

Fish Market
Come andare da Abu Dhabi a Dubai
Noi abbiamo raggiunto Dubai da Abu Dhabi in pullman e il viaggio dura circa due ore, due ore e mezza.
Dipende dal traffico in entrata a Dubai.
La stazione centrale delle corriere di Abu Dhabi, Al Wahda, è una specie di girone infernale, con un continuo via vai di persone, una specie di disordine organizzato.
Alle biglietterie accettavano solo contanti, mentre per pagare con carta di credito era necessario utilizzare le casse automatiche, caricando il titolo di viaggio sulla NOL Card Silver.
Non sappiamo però se si tratti di una consuetudine o della normalità.
La carta prepagata NOL è emessa dalla RTA (Roads & Transport Authority) di Dubai e in pratica funziona con gli stessi principi della Hafilat a Abu Dhabi (vedi paragrafo “come muoversi”).
Di solito le corse per Dubai sono frequenti e partono dalla banchina numero 2. Attenzione però a scegliere la fila giusta.
I mezzi contrassegnati con il numero E100 sono diretti alla stazione principale di Dubai, quella di Al Ghubaiba, situata poco distante dal Creek.
Quelli numerati E101 invece terminano il loro tragitto alla stazione di Ibn Battuta, situata alla periferia della città e ideale per chi deve raggiungere la zona di Dubai Marina e Palm Jumeirah.
In alternativa potete noleggiare un’auto.
Per farvi un’idea del costo vi consigliamo di dare un’occhiata al portale DiscoverCars.
Si tratta di un comparatore di offerte tra le migliori compagnie che operano sul territorio e lo utilizziamo sempre anche noi, sia quando viaggiamo in Italia sia per il mondo.
Viaggio a Abu Dhabi, informazioni utili
Come muoversi a Abu Dhabi
Come abbiamo detto Abu Dhabi è una città molto dispersiva e quindi è impensabile girarla a piedi.
Noi per spostarci da un luogo all’altro abbiamo sempre utilizzato gli autobus.
Una volta arrivati in aeroporto abbiamo acquistato la carta ricaricabile Hafilat, sulla quale abbiamo caricato un pass di 7 giorni. È obbligatoria.
Prima di partire vi consigliamo di fare una stima di quanti viaggi intendiate fare e in base ai vostri conteggi valutare se è più conveniente caricare del credito oppure un pass.
La carta la potete acquistare anche alle biglietterie automatiche (TVM) presenti ad alcune fermate dei bus.
Ogni volta che salite sul mezzo dovete validare la carta nell’apposito lettore e a meno che non abbiate un pass, lo dovete fare anche quando scendete.
In base alla lunghezza del tragitto viene detratto il costo della corsa e sul display comparirà l’importo del credito rimanente.
Durante il nostro soggiorno abbiamo notato che per raggiungere gli standard di sostenibilità ambientale, è in atto un ricambio della flotta e alcuni mezzi funzionano già ad elettricità e/o idrogeno.
Un’ultima curiosità.
Per alleviare l’attesa sotto il sole cocente dei viaggiatori, alcune fermate sono state dotate di cabine ad aria condizionata.

Fermata dell’autobus
Ad Abu Dhabi è da poco operativo un nuovo servizio di trasporto, Experience Shuttle Bus.
Le navette coprono 8 rotte in specifiche zone della città e collegano il centro storico con le isole di Yas, Jubail, Saadiyat e l’area del Grand Canal.
Il servizio è gratuito, basta solo scansionare il QR code quando si sale sul mezzo.
L’unica pecca di questo servizio è che le fermate sono poche e le corse rare.
In alternativa agli autobus potete utilizzare i taxi, che sono molto più economici rispetto agli standard italiani e hanno il lettore pos che funziona sempre senza problemi anche in mezzo al nulla del deserto.
Oppure potete affidarvi a compagnie private come Uber ad esempio.
Assicurazione Sanitaria negli Emirati Arabi Uniti
Chi si reca negli Emirati Arabi per un soggiorno temporaneo, deve tenere presente che non è prevista alcuna forma di protezione da parte del Servizio Sanitario Nazionale (SSN).
Non è prevista neppure la tutela per le prestazioni urgenti di pronto soccorso, quindi è consigliata la stipula di una assicurazione sanitaria privata prima di partire.
Noi da alcuni anni, per questo tipo di servizio, ci affidiamo sempre alla compagnia Heymondo.
Prenotando dal link presente in questo articolo potete beneficiare di uno sconto che solitamente è del 10%.

La Corniche
Come arrivare dall’aeroporto in città
L’aeroporto internazionale di Abu Dhabi è intitolato al principe Zayed ed è situato a circa 30 chilometri in direzione est dal centro città, se per centro intendiamo per esempio il forte Qasr Al Hosn.
Il mezzo più economico per compiere il tragitto è sicuramente il bus. L’abbiamo utilizzato anche noi, pur arrivando nel cuore della notte.
In base alla posizione del vostro alloggio avete a disposizione più linee. Potete consultare fermate e orari al seguente link dei trasporti pubblici.
Le corse per il centro hanno una durata di circa un’ora e durante il tragitto ci sono numerose fermate una volta giunti nell’agglomerato urbano di Abu Dhabi.
La fermata dei bus in aeroporto si trova proprio di fronte all’uscita e il biglietto si acquista in un apposito chiosco situato in fondo alla sala arrivi (uscendo dai controlli doganali in fondo a destra).
Nel caso invece il vostro volo arrivi ad orari scomodi oppure vogliate velocizzare il tragitto, allora potete prendere in considerazione l’opzione di un transfer privato.

Un bar (Emirates Palace)
Valuta Emirati Arabi Uniti
Dirham (codice AED) suddiviso in 100 Fils (che non utilizzerete mai)
A livello di cambio valuta vi consigliamo di utilizzare l’applicazione su cellulare di una delle società di digital banking che operano sul mercato, aprendo un conto in valuta locale.
È semplice e conveniente e l’abbiamo fatto anche noi.
Associando poi la carta di credito virtuale al wallet del vostro cellulare potete tranquillamente pagare con il dispositivo mobile in tutti gli esercizi commerciali di Abu Dhabi.
Nel caso vogliate utilizzare i metodi più tradizionali invece, in città ci sono numerosi uffici di cambio valute e sportelli ATM per i prelievi con carte di debito/credito.
Li trovate in tutti i luoghi pubblici, nei centri commerciali e lungo le strade.
Ad essere sinceri, durante il nostro viaggio, non abbiamo cambiato nemmeno un euro, dato che abbiamo sempre utilizzato la carta di credito fisica o quella virtuale sul cellulare.
Pertanto non sappiamo dirvi le commissioni che applicano alle transazioni.

Yellow-Red-Blue (Wassily Kandinsky, Louvre)
SIM Roaming
Prima di partire per il viaggio vi consigliamo di verificare con il vostro operatore telefonico se ci sono delle offerte interessanti per gli Emirati Arabi, paese che è fuori dal circuito Roaming dell’Unione Europea.
Noi abbiamo acquistato una SIM di un operatore locale appena sbarcati.
Nella sala arrivi dell’aeroporto infatti c’è il chiosco dell’operatore di telecomunicazioni e& (etisalat and), che ha dei piani tariffari creati appositamente per i turisti.
Nonostante includano sia minuti per telefonate sia GB per navigare, vi diciamo subito che non sono economici.
Uscendo dai controlli doganali, il chiosco della compagnia si trova in fondo girando a destra, proprio pochi metri prima di quello dedicato ai trasporti pubblici.
Se durante il vostro soggiorno avete la necessità di ricaricare la SIM, è possibile farlo sia online sul sito web dell’operatore sia fisicamente agli stand presenti in città, nei centri commerciali e in stazione.
Presa Corrente Elettrica
Negli Emirati Arabi Uniti le prese di corrente sono di tipo inglese e quindi prima di partire vi consigliamo di procurarvi un adattatore universale oppure uno specifico a tre poli britannico.
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