Uzbekistan fai da te, come organizzare il viaggio
Noi e l’Uzbekistan. Il desiderio di visitare quelle lande sconfinate battute in passato da antiche carovane si era fatto strada in noi a piccole dosi negli anni. Non era stata un’infatuazione dell’ultimo momento insomma.
La prima scintilla ce la fece scoccare la spedizione n°4 di Overland. Eravamo ad inizio millennio e da pochi anni le repubbliche dell’Asia centrale avevano riconquistato l’indipendenza dopo lo sgretolamento dell’Unione Sovietica.
Grazie ai reportage girati dalla troupe guidata da Beppe Tenti, avevamo visto con i nostri occhi luoghi che fino a quel momento avevano trovato spazio solo nel nostro immaginario.
La spedizione n°10, effettuata nel 2005 in bicicletta anziché con i tradizionali camion color arancione, non fece altro che confermare quelle che erano state le nostre prime impressioni.
Il progetto così si concretizzò nell’estate del 2012.
La repubblica asiatica si è rivelata un paese semplice da girare, con gente estremamente ospitale e cordiale, desiderosa di confrontarsi con i forestieri. L’Uzbekistan non ci è sembrato un paese pericoloso, ma questa ovviamente è stata solo la nostra impressione.
In tal senso comunque, abbiamo ricevuto proprio di recente dei feedback positivi anche da persone che hanno viaggiato da sole.
Qui di seguito vi forniamo alcune informazioni utili e consigli pratici per organizzare al meglio un viaggio fai da te in Uzbekistan.
Nel nostro diario di viaggio lungo la Via della Seta invece trovate l’approfondimento sui luoghi di maggiore interesse del paese.
Indice
- Progettazione del viaggio
- Documenti necessari per l’ingresso
- Quando andare
- City Pass – Carta Turistica
- Dove dormire
- Dove mangiare
- Mezzi di trasporto
- Fuso orario
- Valuta Uzbekistan
- Letture consigliate
- Copertura sanitaria in Uzbekistan
Uzbekistan fai da te, progettazione del viaggio
Il nostro viaggio in Uzbekistan è stato pianificato sulla base di informazioni raccolte in internet. A livello pratico (orario dei treni e dei voli interni, tariffe degli hotel e di altri servizi) ci sono stati d’aiuto i siti web di alcune agenzie di viaggio uzbeke, mentre per la stesura dell’itinerario vero e proprio ci siamo basati sui racconti di viaggio pubblicati online.
Il viaggio è stato organizzato in completa autonomia tranne la ricerca dell’alloggio a Tashkent e la prenotazione dei biglietti del volo interno Tashkent – Urgench. Per questi servizi ci siamo affidati all’efficiente tour operator locale Advantour.
Documenti necessari per l’ingresso
Dal primo febbraio 2019 per i cittadini italiani è entrato in vigore il regime senza visto per soggiorni fino ad un massimo di 30 giorni.
Al seguente link trovate la notizia riportata sul sito web dell’Ambasciata della Repubblica dell’Uzbekistan in Italia. Per qualsiasi dubbio comunque vi consigliamo di contattarli ai recapiti consolari che trovate sul sito.
Quando andare
I periodi migliori per visitare l’Uzbekistan sono la tarda primavera (aprile e maggio) e fine estate – inizio autunno. Noi purtroppo per esigenze lavorative siamo stati costretti ad andare in piena estate.
A livello climatico luglio e agosto sono i mesi meno indicati perché le temperature sono torride, anche se presentano un tasso di umidità basso. Noi non abbiamo avuto grossi disagi, anche se il caldo di Khiva ci ha messi a dura prova con temperature superiori ai 40 °C.
Per ovviare al problema avevamo escogitato un semplice accorgimento. Ci alzavamo presto la mattina e concentravamo le visite nelle ore più fresche del mattino oppure nel tardo pomeriggio. Durante le ore più calde della giornata invece rimanevamo al fresco a riposare.
Carta Turistica
Se avete in programma di visitare Samarcanda allora vi consigliamo di fare un pensierino alla Samarkand City Pass.
Si tratta di una carta turistica suddivisa in tre tagli in base al numero di attrazioni: Standard, General Admission e All Inclusive.
Già la carta Standard comunque offre la possibilità di accedere a diversi luoghi d’interesse della città: il Registan, il Mausoleo di Tamerlano, la Moschea di Bibi-Khanym, la Moschea di Hazrat-Hizr, il Mausoleo di Shah-i-Zinda, l’osservatorio di Ulughbek ed il Museo Afrasiab.
Il City Pass non ha una data di scadenza, permette di saltare la fila ed è gratuito per i minori di otto anni.
Dove dormire in Uzbekistan
In un viaggio itinerante come il nostro avevamo l’esigenza di cambiare sistemazione ogni due o tre giorni. Gli alloggi sono stati scelti accuratamente tenendo conto dello sviluppo del nostro itinerario, cercando di mediare tra qualità, prezzo e posizione strategica rispetto ai luoghi da visitare.
Tra quelli provati vi consigliamo:
Amelia Boutique Hotel a Bukhara in Bozor Hoja Street. Situato in posizione strategica a poche centinaia di metri da piazza Lyabi – Hauz, ha una valutazione complessiva Eccezionale di 9.6 su Booking.
Nel 2012 era gestito da un team di ragazzi. Il servizio era stato eccellente, le camere erano curate nei minimi particolari e le squisite colazioni venivano servite sia all’interno della sala ristorante sia all’esterno in un patio.
Antica B & B Samarkand, è situato a poche decine di metri dallo splendido mausoleo Gur i Amir ed è valutato Favoloso 8,7 dagli utenti su Booking. Bed & Breakfast a gestione famigliare con uno staff tutto al femminile.
Gentilezza, disponibilità ed efficienza da parte di tutti. Colazione abbondante e sostanziosa offerta sui tapchan all’aperto nel giardino di casa, sotto pergolati d’uva e alberi di fico.
Ai seguenti link infine potete verificare le offerte e prenotare comodamente online il vostro alloggio a Tashkent e Khiva.
Dove mangiare
Una delle soluzioni più pratiche ed economiche per gli spuntini di metà giornata è rappresentata dai bazar. Al loro interno si possono acquistare frutta fresca, pane, dolci e formaggi. Se volete invece qualcosa di più sostanzioso allora potete optare per i shashlik, sono degli spiedini di carne di montone marinata e arrostita alla brace.
Per quanto riguarda i ristoranti invece ve ne consigliamo due:
Il National Food a Tashkent. Secondo noi è un must per chi viene nella capitale uzbeka. Si trova poco distante dal complesso che ospita il circo permanente. Si può mangiare sia sui tavolini all’aperto sia nella spaziosa sala da pranzo interna.
Attraverso un corridoio si accede al ristorante e sulla destra ci si imbatte nella cucina. In enormi pentoloni chiamati kazan vengono cucinati peperoni e pomodori ripieni, fagioli, patate, riso, gulasch e vari tipi di carne, mentre in ciotole di terracotta vengono bollite le zuppe.
All’ingresso della sala da pranzo c’è un grande tavolo sul quale delle cuoche in divisa bianca sminuzzano con pazienza carne, pasta e tagliolini, preparando laghman, manty e manpar.
Avevamo preso posto in un tavolo in fondo alla sala. Sopra la tovaglia in tessuto c’era una tela cerata trasparente. Per l’occasione avevamo ordinato spiedini di carne di montone e di carne tritata di manzo, insalata uzbeka (pomodori, cetrioli e cipolla) e ruote di pane naan (il pane si ordina a parte come una pietanza).
La cassa invece è situata all’esterno, su un piccolo tavolino in legno posto sul marciapiede.
Ristorante Bir Gumbaz a Khiva, situata sulla via principale dell’Ichon-Qala.
Dopo averci deliziato con ravioli ripieni di carne (manty), spiedini di manzo, verdure ed un’ottima birra fresca Kolos, la proprietaria di questa piccola chaikhana ci ha regalato i semi di finocchietto selvatico da portare a casa e seminare nel nostro orto.
Dal mese di giugno del 2013 i semi continuano ancora a prosperare.
A Samarcanda infine in un ristorante non lontano dal Registan, ma di cui non ricordiamo il nome, abbiamo mangiato il miglior plov di tutto il viaggio. Si tratta di riso pilaf condito con verdure cotte (carote nel nostro caso), uva passa e pezzetti di carne di montone.
Nei ristoranti viene applicato un supplemento pari al 10-15% per il servizio.
Mezzi di trasporto
Per organizzare al meglio il viaggio fai da te in Uzbekistan è necessario pianificare con attenzione gli spostamenti, evitando così noiose perdite di tempo durante il tour.
A Tashkent c’è una capillare ed efficiente rete della metropolitana. Nella capitale ogni macchina che sfreccia per le strade della città è un potenziale taxi, basta sporgere un braccio ed attendere alcuni istanti. Prima di salire a bordo si fissa la destinazione e si pattuisce la tariffa dopo una breve trattativa con il conducente.
Per il trasferimento da Khiva a Bukhara e per l’escursione giornaliera a Shakhrisabz ci siamo affidati ad autisti privati contattati sul posto.
Uzbekistan in treno:
Il trasferimento da Bukhara a Samarcanda (3 ore di viaggio) e quello da Samarcanda a Tashkent (3 ore e 45 minuti di viaggio) l’abbiamo fatto con il treno Sharq. Comodo, veloce, economico e puntuale.
Fuso orario Uzbekistan
Ora solare standard rispetto all’Italia: + 4
Valuta Uzbekistan
Som uzbeko – UZS (si pronuncia sum)
Suddiviso in 100 tiyin (che non userete mai)
Letture consigliate
- Il Milione, di Marco Polo;
- Buonanotte signor Lenin, di Tiziano Terzani;
- Il Grande Gioco, di Peter Hopkirk.
Copertura sanitaria in Uzbekistan
Il servizio sanitario nazionale italiano non ha stipulato una convenzione bilaterale con l’Uzbekistan (neanche per le prestazioni di Pronto Soccorso). Prima di partire quindi vi consigliamo di stipulare un’assicurazione sanitaria privata.
Consigli e informazioni utili
Se volete viaggiare in treno vi consigliamo di acquistate i biglietti in autonomia alle biglietterie delle stazioni esibendo il passaporto, risparmiando così il costo delle commissioni. Sul biglietto, stampato in caratteri cirillici, vengono riportati i dati anagrafici del passeggero ed il numero di passaporto.
Tashkent viene normalmente usata dai turisti come base di arrivo e di partenza. La maggior parte dei viaggi organizzati dai tour operator italiani infatti la ignora quasi completamente, dato che il volo di andata in partenza da Milano o Roma è operativo su Urgench.
Noi invece, avessimo avuto a disposizione almeno mezza giornata in più, l’avremmo spesa volentieri alla scoperta del Teatro dell’Opera e del Balletto Alisher Navoi, del Museo Storico del Popolo dell’Uzbekistan e della Galleria d’Arte dell’Uzbekistan.
Articolo aggiornato il 17 febbraio 2021.