Cosa vedere nei dintorni di Agrigento, 4 luoghi da non perdere

Cosa vedere nei dintorni di Agrigento, 4 luoghi da non perdere


La genesi di questo articolo ha radici lontane.

Il mio primo viaggio in Sicilia infatti rappresentò il regalo dei miei genitori per il diploma di maturità.

I colori, i sapori, l’arte e l’ospitalità contagiosa della gente mi fecero amare fin da subito questa terra.

Alla fine ci ho messo ben 34 anni prima di tornarci. Ma ne è valsa la pena.

 

La spiaggia di Realmonte in Sicilia

La spiaggia di Realmonte

 

Per questo ritorno abbiamo organizzato un viaggio itinerante di una decina di giorni tra Catania e Agrigento, passando per alcuni dei luoghi più belli della Sicilia sud-orientale.

In base alla nostra esperienza, ad Agrigento e dintorni vi consigliamo di dedicare almeno tre giornate intere.

La zona è particolarmente adatta a chi predilige un turismo lento e sostenibile, abbinando alle visite culturali delle vere esperienze autentiche.

Percorrere stradine strette che si inerpicano sulle colline, fermarsi ai belvedere naturali ad osservare il mare in lontananza, entrare in un frantoio e assistere alla lavorazione delle olive.

In questo articolo comunque ci concentriamo esclusivamente su cosa vedere nei dintorni di Agrigento, tralasciando di fatto la visita vera e propria alla città.

 

Indice

 

Dove dormire nei dintorni di Agrigento

Se cercate un’oasi di pace e tranquillità a contatto con la natura, allora l’Agriturismo La Casa di Bacco è quello che fa per voi.

La struttura è situata in cima ad un colle ad una altitudine di circa 300 metri sul livello del mare, ed è circondata da uno splendido paesaggio.

I dolci declivi sono ricoperti da vigneti e piante di ulivo, mentre in lontananza si intravvede il profilo di Agrigento, con i suoi alti palazzi.

 

Panorama dall'Agriturismo La Casa di Bacco

Panorama dall’Agriturismo “La Casa di Bacco”

 

A seconda dell’inclinazione della luce del sole, il paesaggio cambia le tonalità dei suoi colori.

Il top della bellezza lo raggiunge nel tardo pomeriggio, quando le gradazioni diventano calde ed avvolgenti.

La famiglia Martorana, che gestisce l’agriturismo, ha nell’accoglienza e nell’ospitalità i suoi punti di forza.

Rilassatevi sulle poltrone in vimini che si trovano in giardino, oppure godetevi un aperitivo sul terrazzo panoramico.

L’azienda agricola produce degli eccellenti vini rossi, cercando di valorizzare vitigni autoctoni tra cui il famoso Nero d’Avola.

 

Cosa vedere nei dintorni di Agrigento

Il giardino dell’Agriturismo “La Casa di Bacco”

 

Seguendo un sentiero in mezzo alla vigna si arriva ad una piccola fattoria. Per la gioia di grandi e piccini trovano dimora animali da cortile, asinelli e un piccolo gregge di pecore.

Come arrivare all’agriturismo.

Se provenite da Agrigento, una volta giunti nel borgo di Villaseta prendete la strada che porta alla località di Piano Gatto.

Prima di imboccare la salita che porta al camposanto, svoltate a sinistra e seguendo i cartelli per l’agriturismo, si raggiunge Contrada Ragabo.

 

Qui puoi verificare le offerte e la disponibilità di

Alloggi ad Agrigento

 

Cosa vedere nei dintorni di Agrigento

Come accennato in precedenza, ai dintorni di Agrigento abbiamo dedicato due giornate intere, più una alla città.

Come sempre in questi casi il tempo è tiranno, e quindi durante la stesura dell’itinerario abbiamo dovuto fare delle scelte ben precise a scapito di altre.

Se avete più tempo a disposizione allora vi consigliamo di ampliare il tour andando a visitare altri luoghi.

Per esempio la deliziosa località balneare di Sciacca.

Oppure la piccola area archeologica di Eraclea Minoa, o la cittadina di Porto Empedocle, che ha dato i natali ad Andrea Camilleri.

 

Come in tutti i viaggi itineranti, anche in questo abbiamo noleggiato un’auto e lo abbiamo fatto con DiscoverCars.

Si tratta di un comparatore di prezzi tra varie compagnie, facilmente consultabile online. Per noi è una garanzia.

L’opzione “cancellazione gratuita” ci ha protetti fino al giorno prima della partenza in caso di imprevisti dell’ultimo momento.

 

La Valle dei Templi

distanza: 5 Km da Agrigento

Situata tre chilometri a sud di Agrigento, la Valle dei Templi è una delle aree archeologiche più belle dell’intero bacino del Mediterraneo.

La visita può essere fatta in autonomia oppure partecipando ad una visita guidata, che consigliamo per l’importanza storica, artistica e culturale del sito.

L’attività ha una durata di circa due ore, la guida specializzata parla in italiano e nella tariffa è compreso anche il biglietto d’ingresso.

Ogni giorno sono disponibili più slot orari.

 

La Valle dei Templi ad Agrigento

Valle dei Templi ad Agrigento

 

Luigi Pirandello la definì “il bosco di mandorli e ulivi”.

Nei terreni marginali ed abbandonati infatti è diffuso l’olivastro mentre negli appezzamenti coltivati ci sono sia delle piante secolari sia alberi trapiantati negli ultimi anni, dai quali si ricava l’ottimo olio Diodòros.

Dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco, l’area custodisce sicuramente i templi dorici meglio conservati al di fuori dei confini della Grecia.

Il parco è diviso in due aree distinte, la zona occidentale e la zona orientale, collegate tra loro da un ponticello situato sopra la strada SP4.

All’estremità delle due zone ci sono i parcheggi custoditi e le biglietterie, una nei pressi del tempio di Giunone e l’altra in prossimità di Porta V.

Se avete la possibilità di scegliere il momento della visita, vi consigliamo di venire qui a metà pomeriggio, quando al calar del sole i monumenti danno il meglio di sé a livello cromatico.

Un connubio perfetto di giallo ocra e marroni, che si amalgamano perfettamente con l’ambiente che li circonda.

 

Tempio della Concordia, Valle dei Templi ad Agrigento

Tempio della Concordia

 

I luoghi di maggior interesse sono raggruppati nella zona orientale: il tempio di Ercole, lo splendido tempio della Concordia, il tempio di Giunone.

Oltre i monumenti vi consigliamo di visitare il Museo Archeologico, dove potete arricchire la vostra esperienza con una ricca collezione di manufatti provenienti dall’antica Akragas (la vecchia Agrigento).

Sempre nella zona orientale, in un slargo adiacente la Via Sacra, c’è un recinto che ospita alcuni esemplari di capra girgentana.

Originaria dell’Afghanistan e del Belucistan, arrivò in Europa e nella Sicilia meridionale grazie ad arabi e greci.

Oltre che per il mantello bianco e folto, la razza autoctona girgentana è conosciuta per le corna erette ed elegantemente attorcigliate.

Negli anni ha rischiato l’estinzione per mancanza di esemplari e allevatori, ma grazie a dei programmi specifici la specie è stata reintrodotta sul territorio, tra cui appunto la Valle dei Templi.

 

Tempio di Giove, Valle dei Templi ad Agrigento

Tempio di Giove

 

Ogni tanto deviate dal percorso principale e concedetevi dei momenti di pausa.

Isolatevi ed ammirate le meraviglie che vi circondano da altre prospettive, riflettendo su quello che è stato capace di fare l’uomo alcuni secoli prima della nascita di Cristo.

Nella zona occidentale invece meritano senz’altro una visita il tempio di Giove, il tempio dei Dioscuri ed il giardino della Kolymbethra.

Orario di apertura: la Valle dei Templi è aperta tutti i giorni dalle ore 8.30 alle ore 19.00.

Durante l’estate però il sito archeologico protrae l’orario di apertura nelle ore serali, dando così la possibilità ai visitatori di ammirare i templi illuminati da sapienti giochi di luce.

 

Scala dei Turchi

distanza: 14 Km da Agrigento

Alla periferia del villaggio di Realmonte, sorge una vera e propria perla della natura dal colore bianco accecante, la Scala dei Turchi.

Se vi state chiedendo cosa vedere nei dintorni di Agrigento, questo è uno dei luoghi da non perdere.

Si tratta di una falesia a picco sul mare, formata da roccia sedimentaria di natura calcarea ed argillosa che si innalza tra due delle più famose spiagge di Agrigento.

Il nome deriva dai pirati arabi e turchi che cercavano riparo proprio qui in caso di tempeste, in quanto la zona era ben riparata dai venti.

 

La Scala dei Turchi

La Scala dei Turchi

 

Negli ultimi anni gliene sono successe di tutti i colori.  Prima il dissesto geologico dovuto al fenomeno dell’erosione, poi gli atti vandalici di inizio gennaio 2022.

Arrivarci è semplice. Una volta giunti in paese si seguono le indicazioni dei cartelli direzionali.

Se venite in auto come abbiamo fatto noi, la potete lasciare lungo la strada oppure nei parcheggi custoditi a pagamento.

Il sentiero che scende giù fino alla spiaggia è ben delimitato da una staccionata in legno. Nell’ultimo tratto, dopo aver lambito il ristorante Lido, diventa a gradoni.

 

La Scala dei Turchi a Realmonte, Sicilia

La Scala dei Turchi

 

Si arriva così su una lunga spiaggia di sabbia fine. Se svoltate lo sguardo verso destra noterete subito la scogliera in tutta la sua bellezza.

Noi siamo venuti qui ad ottobre inoltrato. C’era pochissima gente, eravamo saliti lungo i gradoni lisci di marna della famosa scogliera bianca e ci eravamo seduti in cima.

Attorno a noi il silenzio rotto solo dal grido dei gabbiani.

Le folate di vento ci accarezzavano le guance, in rada un paio di imbarcazioni ormeggiate, il nostro sguardo perso fino a Capo Rossello ad occidente.

Una volta ridiscesi, prima di riprendere l’auto e dirigerci verso la costa ionica, abbiamo fatto una passeggiata lungo la battigia.

Raggiunta Punta Grande, abbiamo trovato alcuni resti di vecchie imbarcazioni in legno di pescatori.

 

Se volete vivere un’esperienza suggestiva e ammirare la scogliera da un’altra prospettiva, allora vi consigliamo un giro in barca alla Scala dei Turchi.

Il punto di ritrovo dell’escursione è fissato nel porticciolo di San Leone, una manciata di chilometri a sud della Valle dei Templi.

L’attività ha una durata variabile tra un’ora e mezza e quattro ore, in base all’esperienza che sceglierete in fase di prenotazione. Lo skipper parla in italiano.

Durante la navigazione avrete la possibilità di prendere il sole e fare delle immersioni per ammirare i fondali.

Ogni giorno sono previsti diversi slot orari. Se non avete problemi organizzativi vi consigliamo di prenotare quello del tardo pomeriggio, in modo tale da vivere a bordo la magia del tramonto.

 

La scogliera della Scala dei Turchi

La scogliera bianca, Scala dei Turchi

 

Favara

distanza: 11 Km da Agrigento

Il piacere della scoperta ti porta spesso a scovare dei luoghi interessanti, è una delle fortune di chi ama viaggiare.

Questa volta il destino ci ha portati a Favara.

La cittadina si trova a poco più di dieci chilometri da Agrigento e nel centro storico, dal mese di giugno del 2010, sorge il Farm Cultural Park.

Ma cos’è realmente questo centro culturale indipendente?

Nato grazie ad una idea di Florinda Saieva e di suo marito Andrea Bartoli, il Farm Cultural Park è un luogo di arte e cultura, pensato per riqualificare un quartiere degradato e regalare a Favara un presente ed un futuro migliori.

 

I vicoli del Farm Cultural Park a Favara

Tra i vicoli del Farm Cultural Park

 

Durante gli anni sono stati restaurati diversi edifici dei Sette Cortili (così si chiama la zona) e oggi il complesso offre spazi espositivi, un negozio e un bar con giardino.

Al suo interno vengono organizzati eventi culturali, seminari, proiezioni, laboratori, spettacoli e ovviamente esposizioni.

Molto interessante è la scuola di architettura per bambini, nella quale vengono fornite nozioni su materiali e forme tecnologiche sostenibili e rispettose dell’ambiente.

Siamo sinceri, ci eravamo spinti fin qui per visitare il Farm Cultural Park, invece Favara ci ha offerto altri spunti di interesse.

Parcheggiata l’auto in posizione un po’ defilata rispetto al centro storico, durante la passeggiata eravamo passati per Piazza Cavour, tradizionale luogo di incontro in città.

Gli anziani infatti si siedono a chiacchierare su panchine metalliche sotto gli alberi che delimitano il perimetro dello slargo.

Sulla piazza si affacciano dei bellissimi palazzi nobiliari.

 

Il Castello di Chiaromonte a Favara

Castello di Chiaromonte

 

All’angolo meridionale sorge il Castello di Chiaromonte, edificato nel 1270 come residenza di vacanza di Federico II di Svevia.

Da pochi anni il maniero è stato ristrutturato ed ora è utilizzato dal comune di Favara come sede di rappresentanza ed eventi.

Sul lato opposto invece sorge Palazzo Fanara, costruito nel XIX secolo e dall’inconfondibile stile neoclassico.

Percorrendo una delle strette vie del centro, attratti dal profumo inebriante di olio, ci siamo imbattuti in un laboratorio dove stavano spremendo le olive.

Incuriositi ci siamo affacciati sulla porta d’ingresso.

Notando la nostra curiosità, gli operai ci hanno gentilmente invitati all’interno ad assistere al processo produttivo, regalandoci uno spaccato di vita quotidiana.

 

Il Farm Cultural Park di Favara

Favara, il vecchio e il nuovo

 

Casa Museo di Luigi Pirandello

distanza: 10 Km da Agrigento

La casa di Luigi Pirandello, uno dei miei poeti preferiti, sorge nella contrada di Caos di Villaseta.

Sorge su un altipiano che si affaccia sul mare ed è circondata da giardini e piante secolari.

Il museo ospita una collezione di fotografie, manoscritti, libri e manifesti di opere teatrali.

Situata alla base di un alto pino, la tomba dove riposano le ceneri dello scrittore, che non è altro che un cippo di pietra.

Steve

Sono nato a Udine nel 1963 e vivo a Galleriano, un piccolo paese di campagna in provincia di Udine. Appassionato di geografia, ho viaggiato fin da piccolo grazie ai miei genitori.

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Un android developer a tempo perso, una polacca innamorata dell'Italia e un appassionato di geografia prestato all'informatica.

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