Se state visitando Milano e volete vivere delle esperienze in un’area pittoresca e romantica, allora nonostante la globalizzazione i Navigli rappresentano sempre una buona idea.
Lo facciamo spesso anche per noi.
Per l’atmosfera festaiola che si respira, per gli atelier di artisti e artigiani, per l’offerta di spettacoli e musica dal vivo, per l’interessante proposta enogastronomica.
A dire il vero negli ultimi anni è diventata sempre più una zona turistica e questa trasformazione l’ha portata a perdere l’autenticità della Milano di una volta.
Quella che forse non c’è più.
Quando si parla genericamente di Navigli si intende quell’area che dalla darsena si sviluppa lungo i due canali principali: Grande e Pavese.
Quelli che possiamo definire in maniera convenzionale i “Navigli classici”.
Attenzione però, in città non sono gli unici.
C’è ancora infatti una porzione del Naviglio della Martesana e un breve tratto di quello di San Marco, oltre ad alcune conche e chiuse storiche.
Cosa trovate in questo articolo?
Un guida su cosa vedere sui Navigli a Milano in base alla nostra esperienza personale, oltre ad alcune informazioni utili e curiosità.
Indice
- Milano Navigli, come arrivare
- Cosa sono i Navigli a Milano
- Navigli Milano, cosa vedere
- Naviglio Grande
- Cosa vedere nei dintorni dei Navigli
- Naviglio della Martesana
- Naviglio di San Marco
Milano Navigli: come arrivare
Se non avete a disposizione un mezzo proprio, allora l’utilizzo del servizio pubblico rappresenta una opzione comoda ed economica.
Oltre che con tram e autobus, la zona dei Navigli classici si può raggiunge con la metropolitana.
La fermata più vicina è quella della stazione ferroviaria di Porta Genova della linea M2 Verde.
Saliti in superficie si prende via Vigevano e in una manciata di minuti si giunge alla darsena.
Per verificare gli orari vi consigliamo di consultare il sito web della Azienda Trasporti Milanesi (ATM) oppure di scaricare l’applicazione ufficiale sui dispositivi mobili.
Cosa sono i Navigli a Milano
I Navigli non sono altro che una rete di canali artificiali navigabili costruiti tra il XII e il XVI secolo a Milano.
Avevano due funzioni: quella difensiva lungo il perimetro delle fortificazioni medioevali e quella prettamente commerciale.
Collegavano infatti il nucleo storico della città con il Lago Maggiore tramite il Naviglio Grande e il fiume Ticino, e il Lago di Como grazie al Naviglio della Martesana e il fiume Adda.
Nel 1179 venne costruito il primo canale.
Aveva una lunghezza di circa 50 chilometri e si chiamava Ticinello, diventato successivamente il Naviglio Grande.
Nel XV secolo invece venne costruito il Naviglio della Martesana, su progetto dell’architetto Bertola da Novate.
Veniva utilizzato per irrigare le coltivazioni nei campi e per alimentare i mulini.
I 90 chilometri di nuovi canali permisero di collegare il fiume Adda con il Ticino grazie alla cerchia dei Navigli in città.

Mappa delle opere di Leonardo in Lombardia
Come avevamo potuto apprendere visitando la mostra dedicata a Leonardo da Vinci nel palazzo della Regione, il genio toscano perfezionò un sistema di chiuse regolabili che consentivano una navigazione regolare tra la città alta, quella di via San Marco tanto per intenderci, e quella più bassa della darsena.
Con l’arrivo di Napoleone a inizio Ottocento venne completata la costruzione del Naviglio Pavese. Una volta sfociato nel fiume Po permetteva la navigazione fino a raggiungere il mare Adriatico.
Con lo sviluppo del sistema di trasporto su rotaia verso fine Ottocento, la navigazione fluviale ebbe un lento ma inesorabile declino.
Causa l’inquinamento delle acque e gli odori sgradevoli che emanavano, per salvaguardare la salute dei cittadini la cerchia interna fu coperta a partire dal 1929.
I Navigli a Milano, cosa vedere
I Navigli non vanno visitati, ma vissuti.
Passeggiando con calma lungo i canali, attraversando i ponti che collegano le sponde, buttando l’occhio in una vetrina di un atelier, bevendo un aperitivo in compagnia.
Andiamo a fare un giro assieme.
La Darsena
La darsena è un bacino artificiale situato a poche decine di metri dai bastioni di Porta Ticinese e in passato veniva utilizzata per l’ormeggio ed il rimessaggio delle imbarcazioni.
È il punto d’incontro tra i due canali principali, il Grande e il Pavese.
L’origine della conca risale al 1177, quando un ramo del fiume Ticino venne deviato con lo scopo di costruire un canale navigabile che collegasse Milano con il Lago Maggiore.
Nel Seicento, durante la dominazione spagnola, andò consolidandosi il progetto di rendere la città un vero e proprio porto commerciale, in grado di sostenere un notevole traffico di merci.
In questo contesto la darsena rivestì un ruolo di grande importanza.
Grazie ad una profonda opera di riqualificazione avvenuta nell’ambito dei progetti correlati a Expo 2015, negli ultimi anni la zona è tornata ad essere un luogo di aggregazione sia per la gente della città sia per i turisti.

La Darsena
Mercato coperto
Situata all’estremità orientale della darsena sorge la nuova struttura in metallo e vetro che ospita da qualche anno il nuovo Mercato al coperto Ticinese.
Qui in passato c’erano un parcheggio e un mercato comunale.
Quest’area comunque ha sempre ospitato attività commerciali e di compravendita all’aperto di ogni genere, dagli ortaggi al bestiame.
Nel nuovo mercato trovano principalmente posto attività di generi alimentari come le macellerie, i banchi di frutta e verdura, quelli dei formaggi e anche un panificio.
In alcuni ristorantini infine è possibile fare degustazioni di pietanze e Street food.

Il mercato coperto
Naviglio Grande
L’Associazione Naviglio Grande è nata nel 1982 con lo scopo di difendere le peculiarità storiche e culturali in rappresentanza degli abitanti e degli operatori economici del posto.
Tra i suoi obiettivi ci sono la promozione del turismo, i progetti di riqualificazione urbana, la conservazione e valorizzazione del territorio e la condivisione dei programmi con i residenti.
Mercatini ai Navigli: quando si svolgono
Durante l’anno l’associazione organizza numerosi eventi che attraggono turisti e curiosi.
Tra questi il Mercatone dell’Antiquariato una volta al mese, la fiera Fiori e Sapori nei mesi di aprile e ottobre, la mostra Arte sul Naviglio Grande in maggio.
Durante la mostra dedicata ai fiori e sapori, vivaisti provenienti da diverse regioni abbelliscono le rive del canale con le loro bancarelle, mentre gli stand dedicati ai sapori deliziano i passanti con degustazioni di prodotti tipici.
Un vero e proprio itinerario del gusto.
La mostra d’arte infine ospita centinaia di artisti provenienti da tutta Italia, che espongono le loro opere lungo il canale su un percorso di un paio di chilometri.

Naviglio Grande
Cortile degli Artisti
Il Cortile degli Artisti è uno dei nostri luoghi del cuore quando veniamo a fare una passeggiata da queste parti.
Si trova in Alzaia del Naviglio Grande n°4, proprio dove ha sede l’Associazione.
Si tratta di due corti pavimentate in acciottolato su cui si affacciano diversi atelier di artisti.
I cortili sono circondati dalle tipiche case di ringhiera di Milano, edifici a due piani con le facciate tinteggiate di colore rosso bordeaux e con i balconi protetti da balaustre in ferro battuto.
Dai davanzali e dai parapetti sporgono vasi di fiori, mentre le piante di edera si arrampicano lungo muri e tralicci.

Cortile degli Artisti
Vicolo dei Lavandai
Questa stradina è secondo noi uno degli angoli più suggestivi della zona.
Fino al XIX secolo erano i maschi ad occuparsi del servizio di lavanderia, tanto che si erano organizzati in una vera e propria associazione.
Per questo la stradina prende il nome al maschile.
Nel Novecento invece erano le donne ad usare i lavatoi per fare il bucato.
Si inginocchiavano su una pedana in legno, detta brellin in dialetto milanese, insaponavano e sbattevano gli indumenti sugli stalli in pietra e poi li risciacquavano nelle acque del ruscello.
L’edificio che in passato ospitava la rivendita di sapone e spazzole, che fa angolo con l’Alzaia Naviglio Grande, oggi è sede di un bar e ristorante.

Vicolo dei Lavandai
I ponti
Il primo ponte che incontrate passeggiando lungo il Naviglio Grande è quello dello Scodellino, che divide la Darsena con il corso d’acqua.
È uno dei punti privilegiati da cui scattare delle belle foto panoramiche sul canale e prende il nome dalle vecchie osterie che sorgevano in zona.
Poco più avanti, appena superato il Vicolo dei Lavandai, c’è il Ponte in Pietra, da poco intitolato alla poetessa dei Navigli Alda Merini.
Fu costruito in legno nel 1531 e in passato era conosciuto come Ponte della Madonnina.
Più avanti ancora c’è il Ponte in Ferro, conosciuto da tutti come il Pont de Fer, che collega la pedonale via Casale, piena di locali con tavolini all’esterno, con via Pasquale Paoli.
Cosa vedere nei dintorni dei Navigli
In un raggio di alcune centinaia di metri sorgono degli interessanti spazi espositivi che renderanno più ricca e completa la vostra esperienza.
Casa delle Arti – Spazio Alda Merini
via Magolfa 32
Tra il Naviglio Grande e quello Pavese sorge lo spazio espositivo Alda Merini, dedicato alla famosa poetessa milanese.
Venne inaugurato il 21 marzo del 2011, anniversario della nascita dell’artista, e al primo piano ospita la ricostruzione fedele della stanza da letto.
I mobili e gli effetti personali sono quelli originali e sono stati prelevati dall’abitazione di Ripa Ticinese 47.
Nei locali antistanti la stanza da letto invece, su pannelli espositivi, sono raccolte poesie, ritratti e note biografiche.
Al piano terra dell’edificio infine c’è un piccolo caffè letterario dove si possono trascorrere dei momenti di ristoro e relax e acquistare le opere dell’artista.

Il MUDEC (© milanoweekend)
MUDEC
via Tortona 56
Il Museo delle Culture è un polo espositivo inaugurato nel 2014 nel quartiere di Porta Genova.
In passato in quest’area sorgevano gli stabilimenti industriali dell’Ansaldo.
Vennero acquistati dal comune negli anni Novanta una volta dismessi e successivamente riqualificati per destinarli ad attività culturali.
La struttura ospita una mostra permanente che illustra il patrimonio etnico e antropologico delle collezioni del Comune di Milano, con oggetti, tessuti e strumenti musicali provenienti da tutti i continenti.
Armani Silos
via Ambrogio Bergognone da Fossano 40
Lo spazio espositivo Armani inaugurato nel 2015 si trova a pochi minuti a piedi dalla stazione di Porta Genova e dal MUDEC.
L’edificio sorge dove in passato c’era il deposito di granaglie di una grande multinazionale del settore.
Ospita una collezione permanente distribuita su quattro livelli, che illustra l’esperienza professionale dello stilista in oltre quaranta anni di carriera, tra capi di sartoria, scarpe ed accessori.
Una vera delizia per chi ama l’alta moda.
Naviglio della Martesana
Nella zona nord-est della città, quasi al termine di via Melchiorre Gioia, ha inizio il tratto a cielo aperto del Naviglio della Martesana che poi scorre verso il fiume Adda.
L’unica conca si trova a Cassina de’ Pom, una cascina con giardino e pergolato di glicine che in passato veniva utilizzata come area di sosta e ristorazione.
Qui si effettuava lo scambio per barche e cavalli.
La Cassina de’ Pom risale al XV secolo ed è una delle più antiche cascine a corte rimaste a Milano. Faceva parte di un’area che raggruppava degli appezzamenti di terreno destinati alla coltivazione delle mele.
Da qui il nome.

Il Naviglio della Martesana (© visiteguidatemilano)
In quegli anni la struttura venne acquistata da nobili famiglie meneghine, che la utilizzavano come dimora di villeggiatura.
Nei secoli successivi venne trasformata prima in albergo e successivamente in osteria e ristorante. L’unica attività rimasta ai giorni nostri è un bar, mentre la restante parte del complesso è stata trasformata in uffici e alloggi residenziali.
In prossimità dell’edificio c’è un piccolo ponte in ferro realizzato all’inizio del XX secolo.
È chiamato in dialetto el pont del pan fiss, il ponte del pane sicuro, perché conduceva verso una fabbrica di candele che dava lavoro a numerose famiglie.
La Cassina infine è il punto di partenza di una bellissima pista ciclabile e pedonale che arriva fino a Trezzo sull’Adda.
L’area è servita dalle linee degli autobus 43 e 81, mentre la stazione più vicina della metropolitana è Rovereto sulla linea M1 Rossa.
Naviglio di San Marco
Il Naviglio di San Marco era un canale navigabile che collegava il Naviglio della Martesana con il laghetto di San Marco.
Il corso d’acqua fu interrato a partire dal 1929, quando venne chiusa la cerchia dei Navigli.
A monte di via San Marco c’è tuttora una delle conche più famose progettate da Leonardo da Vinci, quella dell’Incoronata, dal nome della vicina chiesa.
La chiusa aveva la funzione di diminuire o aumentare la portata d’acqua nel canale e attutirne l’impatto sull’imbarcazione.

Conca dell’Incoronata (Naviglio di San Marco)
Le porte sono in legno di rovere, il casello di servizio a pianta ottagonale facilmente riconoscibile per i mattoni rossi faccia a vista.
A pochi metri di distanza dalla conca sorge il Ponte della Gabelle, da poco restaurato.
Si chiama così perché le imbarcazioni si fermavano per pagare il dazio, la gabella appunto. Insieme alla vendita dell’acqua per irrigare i campi, la tassa serviva per risarcire i costi di costruzione e manutenzione del Naviglio.
Potete abbinare la visita alla conca dell’Incoronata con una passeggiata tra gli avveniristici edifici di Porta Nuova, una delle zone che hanno cambiato il profilo della città.
Via San Marco è raggiungibile con la metropolitana:
M2 Verde: stazioni Garibaldi FS e Moscova
M5 Lilla: stazione Garibaldi FS
M3 Gialla: stazione Repubblica
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