Cosa vedere e dove mangiare a Capodistria

Cosa vedere e dove mangiare a Capodistria


Incuneandosi tra il Friuli Venezia Giulia e la penisola dell’Istria croata, la Slovenia si affaccia sul mare Adriatico per una manciata di chilometri e in questo piccolo lembo di terra sorgono alcuni tra i borghi più belli del paese.

Anche se non ero mai stato, Capodistria per me rappresenta da sempre qualcosa di famigliare. Soprattutto negli anni settanta e ottanta entrava quasi tutti i giorni in casa mia grazie alle frequenze di TV Koper Capodistria.

La piccola emittente televisiva regionale slovena, ha sempre puntato sulla qualità dei programmi ed anche oggi è così.

 

La Loggia in piazza Tito a Capodistria

La Loggia in piazza Tito

 

Koper, come si dice in sloveno, è da sempre considerata la “porta sul mondo” della Slovenia ed è possibile visitarla con una escursione in giornata.

È adatta a tutti ma è particolarmente indicata per chi ama le esperienze del turismo cosiddetto lento.

La città va vissuta con una piacevole passeggiata a piedi, deviando dalle strade più conosciute per addentrarsi nel dedalo di vicoli che formano il centro storico.

 

Bottega del calzolaio a Capodistria

Bottega del calzolaio

 

Al termine, se avrete ancora del tempo a disposizione, potrete continuare la visita nei vicini villaggi di pescatori di Pirano e Isola d’Istria (che ha dato i natali all’ex pugile Nino Benvenuti).

Oppure nella località balneare di Portorose, o alle rovine del Castello di San Servolo (Socerb in sloveno), dalla cui sommità è possibile godere di una vista mozzafiato sui golfi di Capodistria e Trieste.

Andiamo a scoprire cosa vedere a Capodistria, la città più importante del litorale.

 

Articolo aggiornato il 30 marzo 2024.

 

Indice

 

Un po’ di storia

La cittadina ha origini lontane. La leggenda vuole infatti che sia stata fondata dai Greci con il nome Aegida. Le prime notizie certe invece risalgono all’epoca romana, quando era nota come Insula Capris.

 

Piazza Prešeren a Capodistria

Piazza Prešeren

 

In passato sorgeva su un’isola nella baia, era circondata da alte mura difensive ed era collegata alla terraferma tramite un ponte in legno.  Successivamente, con la bonifica delle paludi e delle saline, diventò una penisola.

Con la caduta dell’Impero Romano entrò a far parte dei territori controllati dalla flotta bizantina. Successivamente fu occupata dai Longobardi, poi nella seconda metà del VII secolo dai Franchi che instaurarono il sistema feudale.

Grazie alla sua posizione strategica venne annessa a Venezia nel 1278 e rimase per diversi secoli sotto l’influenza della Serenissima.

In questo periodo ebbe un grande sviluppo sia a livello economico (grazie alla produzione del sale) sia artistico (soprattutto nei campi della pittura e della musica).

 

Particolare della fontana Da Ponte a Capodistria

Particolare della fontana Da Ponte

 

Dopo la caduta della Repubblica di Venezia e la firma del trattato di Campoformido (Udine) del 1797, iniziò la dominazione austro – ungarica che durò fino al termine della prima guerra mondiale, quando venne annessa all’Italia.

Al termine della seconda guerra mondiale, con il trattato di pace firmato nel 1947, Capodistria fu inserita nella zona B del Territorio Libero di Trieste ed amministrata dalla Jugoslavia.

Dal mese di giugno del 1991 fa parte della Slovenia.

 

Come arrivare

Capodistria dista pochi chilometri da Trieste. Superata la dogana di Rabuiese, pochi metri dopo aver passato il primo distributore di carburanti si svolta a destra e si prosegue in direzione di Škofije.

Questa deviazione vi permetterà di percorrere delle strade secondarie evitando di pagare la vignetta slovena, prevista invece sulle autostrade e su alcune strade a scorrimento veloce, tra cui appunto la superstrada H5.

Una volta attraversato il paesino di Škofije si seguono le indicazioni per Dekani, Bertoki ed infine Koper.

 

In caso contrario la vignetta autostradale ha un costo di:

Moto = settimanale € 8,00

Auto e camper = settimanale € 16,00 mensile € 32,00

Il tagliando in formato elettronico e si acquista online sul sito web del fornitore DarsGO, oppure nei punti autorizzati.

 

Dove mangiare a Capodistria

Se mi chiedete un consiglio su dove mangiare a Capodistria, allora non ho dubbi ad indicarvi due ristoranti: il Wine Bar Savor e la Gostilna Pri Tinetu.

Il primo è uno dei locali di pesce più rinomati della città ed è capace di soddisfare i palati più esigenti.

Situato in una posizione incantevole sul lungomare, durante la bella stagione è possibile mangiare anche sui tavoli all’aperto della terrazza.

Secondo me è adatto anche per un semplice aperitivo, godendo di uno splendido panorama sul golfo.

 

Dove mangiare a Capodistria

I deliziosi piatti del ristorante Savor

 

Il locale è nuovo, elegante e raffinato, ma il vero valore aggiunto è rappresentato dallo spirito di accoglienza e ospitalità dello staff.

Il nome Savor deriva dalla vecchia usanza di preparare i frutti di mare marinati in un composto di aceto, succo di limone e sale.

Pur mantenendo uno sguardo rivolto alla tradizione, la cucina del ristorante offre piatti di pesce fresco rivisitati in veste moderna, abbinandoli con un’eccellente carta dei vini.

 

Calamari alla griglia alla Gostilna Pri Tinetu di Capodistria

Calamari alla griglia alla Gostilna Pri Tinetu

 

Il secondo invece, la Gostilna Pri Tinetu, sorge proprio nel centro storico di Capodistria.

Si tratta di un luogo semplice, informale, a gestione famigliare, con tavoli sia all’interno del locale sia all’esterno durante la bella stagione.

Il menù non propone molti piatti ma quei pochi vi garantisco che sono deliziosi.

Vi consiglio di provare la zuppa del giorno e poi di continuare con un secondo a base di pesce o di carne. Ottime le materie prime utilizzate.

Il personale è cordiale, il servizio eccellente ed il rapporto qualità/prezzo da tenere in considerazione. Non ha molti coperti e quindi vi consiglio di prenotare in anticipo.

 

Dove dormire

Capodistria è situata in una posizione strategica per visitare i paesaggi del Carso, i borghi medioevali situati nell’entroterra dell’Istria croata, Trieste e le località del golfo.

 

Qui puoi verificare le offerte e la disponibilità di

Alloggi a Capodistria e dintorni

 

Cosa vedere a Capodistria

Il centro storico della città è molto suggestivo ed è quasi completamente zona pedonale. È possibile parcheggiare nella zona antistante il mercato (tržnica) oppure nelle zone bonificate a ridosso delle vecchie mura.

 

La Porta della Muda

In passato Capodistria era una cittadina fortificata ed aveva dodici porte di accesso. Di queste la Porta della Muda è l’unica ancora esistente. Secondo noi una visita a Koper deve necessariamente iniziare da qui.

 

La Porta della Muda a Capodistria

La Porta della Muda

 

La Porta delle Muda è stata edificata nel 1516 dai veneziani in stile rinascimentale ed aveva la funzione di controllare gli accessi in città dalla terraferma e ufficio del dazio.

La base della struttura è decorata da due teste di leoni (purtroppo rovinati) e sulla sommità si vede riprodotto lo stemma della città, il sole splendente.

 

La Fontana Da Ponte

Superata Porta della Muda si spalanca davanti ai passanti piazza France Prešeren (Prešernov trg), che ricorda molto i Campi dell’urbanistica veneziana. È considerata la principale tra le piazze perimetrali di un tempo.

Sul lato destro dello slargo sorge la chiesetta di San Basso mentre in fondo c’è una bellissima fontana.

Commissionata dal podestà Lorenzo da Ponte nel 1423 e restaurata nel 1666, la fontana fu utilizzata fino alla fine del XVII secolo per raccogliere acqua.

Dalla caratteristica forma ottagonale, è sormontata da un ponte ed è circondata da 15 pilastri, con gli stemmi delle famiglie gentilizie che contribuirono con i loro fondi alla costruzione.

 

La fontana Da Ponte a Capodistria

La fontana Da Ponte

 

Le colonnine sono collegate tra di loro grazie ad una catena e dalle bocche di quattro figure mitologiche sgorga incessante l’acqua.

France Prešeren è stato il più famoso poeta sloveno. Una delle sue opere più conosciute, la Zdravljica (il Brindisi), è stata musicata e nel 1991 quando la Slovenia ottenne l’indipendenza dalla Jugoslavia è diventata ufficialmente l’inno nazionale.

 

Piazza Tito

All’estremità dello spiazzo si prende via Župančič, poi grazie a una serie di scalinate si raggiunge Čevljarska ulica (l’antica Calegaria o via dei calzolai), una delle strade più importanti del centro storico.

Stretta ed in leggera pendenza, è ricca di negozi, bar e gallerie d’arte. Al termine la via sbuca proprio in Piazza Tito (Titov Trg), passando sotto l’arco di Palazzo Pretorio.

 

Piazza Tito a Capodistria

Piazza Tito

 

La piazza è il vero e proprio cuore pulsante della comunità e si trova proprio nel punto più elevato della città vecchia. È considerata una delle più belle piazze dell’Adriatico settentrionale.

Sullo slargo si affacciano nobili edifici sacri e profani.

Se per praticità ci lasciamo il Palazzo Pretorio alle spalle, allora sulla destra sorgono la Cattedrale e la torre campanaria, di fronte la Loggia e sulla sinistra gli edifici della Foresteria e dell’Armeria, che ora andremo a conoscere.

 

Palazzo Pretorio

Pretorska palača è un bellissimo edificio merlato del XII secolo, molto elegante, con due basse torri alle estremità ed una scala esterna. In passato era sede dei Podestà e dei Capitani nonché del Maggior Consiglio.

Sulla facciata sono murati gli stemmi, i busti, le iscrizioni, i leoni e una statua romana di Cibele, che rappresenta la Giustizia.

 

Il Palazzo Pretorio di Capodistria

Il Palazzo Pretorio

 

Sotto l’arcata si trova la Bocca del Leone, un tempo utilizzata come cassetta postale dove i cittadini introducevano le denunce anonime contro le autorità e le persone disoneste.

 

La Cattedrale

La Cattedrale di San Nazario è un grande edificio di origine romanica risalente al 1187 e restaurato nei secoli successivi.

La parte inferiore della facciata del 1460 presenta tre arcate ogivali in stile gotico-veneziano, mentre quella superiore mostra un rosone centrale tra pilastri scanalati in stile rinascimentale.

Al suo interno c’è la figura di San Nazario, patrono della comunità, con in mano il modellino della città. Si tratta della raffigurazione più antica della storica cittadina insulare.

 

Torre campanaria Cattedrale Capodistria

La torre campanaria della Cattedrale di San Nazario

 

La Torre campanaria

Di fianco al Duomo sorge l’imponente torre campanaria. Fu usata come torre difensiva fin dai tempi dei Patriarchi di Aquileia e successivamente durante il periodo della Serenissima.

Il campanile fu ricostruito tra il 1418 ed il 1480 ma solo due secoli più tardi venne aggiunta la piramide terminale. In totale ha un’altezza di 54 metri.

Il grande orologio si suppone risalga al 1463, la grande campana invece, opera della fonderia del maestro Giacomo, è del 1333 ed è la più antica campana funzionante dell’intera Slovenia.

Per raggiungere la sommità è necessario salire ben 204 scalini ma da lassù potete godere di una vista impareggiabile a 360° sulla città ed i dintorni.

La torre è stata ristrutturata negli ultimi anni.

 

L'edificio della Loggia a Capodistria

L’edificio della Loggia

 

Brolo

Sul retro della Cattedrale sorge il Brolo, uno spazio verde con alberi e giardini circondato da interessanti edifici.

Il Palazzo Bruti ospita la biblioteca scientifica dedicata a Srečko Vilhar, il Fontego in stile rinascimentale e con la facciata decorata da stemmi araldici, in passato era utilizzato come magazzino del grano. Infine la piccola chiesa gotica di San Giacomo del XIV secolo.

 

La Loggia

La Loggia è un edificio in stile gotico veneziano ad arcate ogivali edificato nel 1463 e restaurato nel 1698.

In passato era il luogo dove si riunivano i cittadini per discutere dei problemi della città e le delibere dell’assemblea venivano poi prese in considerazione dal consiglio comunale.

 

La statua della Madonna con il Bambino nella Loggia di Capodistria

La statua della Madonna con il Bambino nella Loggia

 

Nel 1554 sulla prima colonna di sinistra è stata posta una statua in terracotta (ben visibile) che raffigura la Madonna con il Bambino, in segno di ringraziamento per la fine dell’epidemia della peste.

Al piano rialzato è attivo un elegante bar caffè, con dei tavolini all’aperto sotto le arcate dai quali si domina l’intera piazza.

 

La Foresteria e l’Armeria

Adiacenti uno all’altro tanto da sembrare un complesso unico, questi due edifici risalenti al XV e XVI secolo avevano in passato la funzione di Foresteria e Armeria.

Il primo era conosciuto come l’Albergo Nuovo, in quanto ospitava gli invitati del Podestà mentre il secondo era utilizzato come arsenale fino alla metà del Cinquecento.

Successivamente diventò sede degli uffici della città e dei vicedomini.

 

Kidričeva ulica

Di fianco al palazzo dell’Armeria ha inizio via Boris Kidrič, conosciuta anche come Kidričeva ulica, che conduce in leggera discesa sino al mare.

Come tutte le vie del centro storico è pavimentata con lastroni in pietra ed è fiancheggiata da diversi edifici storici, come palazzo Belgramoni Tacco sede del museo Regionale, palazzo Totto e la chiesa di San Nicolò (confraternita dei marittimi).

 

Piazza Carpaccio a Capodistria

Piazza Carpaccio

 

Piazza Carpaccio

In fondo alla via c’è uno slargo molto grazioso chiamato Piazza Carpaccio.

Dalle suggestive abitazioni colorate, è intitolato al famoso pittore Vittore Carpaccio (1455-1526) che qui avrebbe vissuto e lavorato insieme al figlio Benedetto.

 

La Taverna

In piazza Carpaccio, oltre alla Colonna di Santa Giustina che celebra la vittoriosa battaglia di Lepanto del 1571 dei cristiani sugli ottomani e ad una fontana di epoca romana, sorge la Taverna.

 

La Taverna ex magazzino del sale a Capodistria

La Taverna, l’ex magazzino del sale

 

Il grande edificio ad arcate è stato utilizzato per moltissimo tempo per lo stoccaggio del sale. Fu costruito nel XVII secolo ed era conosciuto come il magazzino di San Marco, in onore della Serenissima.

 

Il lungomare e il tramonto

L’elenco dei luoghi da vedere a Capodistria potrebbe terminare qui, ma secondo noi la visita deve comprendere anche una bella passeggiata sul lungomare.

Riqualificato con gusto, abbraccia una buona porzione del centro storico. Lungo il percorso ci sono palme e pini marittimi, un parco giochi per i bambini, comode panchine per momenti di relax, bar e ristoranti per soste di ristoro.

 

Tramonto sul lungomare di Capodistria

Tramonto sul lungomare

 

Nelle giornate di bel tempo vi consigliamo di fermarvi qui e di assistere al tramonto sul golfo da una posizione privilegiata.

Per gli abitanti del posto è un vero e proprio must, pochi minuti prima dell’evento si riuniscono sulla banchina e si godono lo spettacolo.

Steve

Sono nato a Udine nel 1963 e vivo a Galleriano, un piccolo paese di campagna in provincia di Udine. Appassionato di geografia, ho viaggiato fin da piccolo grazie ai miei genitori.

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Un android developer a tempo perso, una polacca innamorata dell'Italia e un appassionato di geografia prestato all'informatica.

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