Cosa vedere a Pirano, la perla dell’Istria slovena

Cosa vedere a Pirano, la perla dell’Istria slovena


Ci sono dei luoghi in cui desideriamo tornare spesso. Pirano è uno di questi e succede quasi ogni anno.

Per noi rappresenta una specie di “rifugio del cuore”, uno dei nostri approdi preferiti quando vogliamo trascorrere una giornata di completo relax oltreconfine.

Camminare lungo l’intricato reticolo di vicoli pedonali del centro storico, fermarsi ad osservare le architetture di campi e campielli.

Oppure fare due chiacchiere con i pescatori sulla banchina, assistere al tramonto sul lungomare.

Questo è quello che ci affascina di Pirano.

 

Panorama di Pirano dal lungomare

Panorama del borgo dal lungomare

 

La famosa località costiera della Slovenia va scoperta così, a piccole dosi ed è adatta a chi ama il turismo lento.

In questo articolo cercheremo di fornirvi più informazioni possibili su cosa vedere a Pirano in una visita breve, di alcune ore.

Se però avete a disposizione una giornata intera allora potete esplorare anche le altre località nei dintorni, oppure immergervi nella natura delle Saline di Sicciole e del Parco Naturale di Strugnano.

 

Articolo aggiornato il 30 marzo 2024.

 

A questo proposito qui trovate il nostro resoconto su cosa vedere a Capodistria

Indice

 

Come arrivare

Pirano dista circa venticinque chilometri dal valico di frontiera di Rabuiese e la via più veloce per giungere a destinazione è la superstrada a pagamento H5 (che dopo Capodistria diventa H6 fino a Isola).

Se volete arrivare a Pirano senza pagare la vignetta autostradale slovena, allora appena superato il distributore di carburanti situato un centinaio di metri dopo il confine dovete svoltare a destra in direzione di Škofije.

Attraversato il piccolo centro abitato proseguite in direzione Dekani, Bertoki e Koper.

Arrivati alla periferia di Capodistria prendere la Kvedrova Cesta, un’ampia via che dopo Isola confluisce nella strada numerata 111.

 

La vignetta autostradale ha un costo di:

Moto = settimanale € 8,00

Auto e camper = settimanale € 16,00 mensile € 32,00

Il tagliando in formato elettronico e si acquista online sul sito web del fornitore DarsGO, oppure nei punti autorizzati.

 

La compagnia di trasporti extra urbani Arriva ha due linee di autobus operative con le vicine località di Capodistria, Isola, Portorose e Lucia, mentre altre linee congiungono Pirano con i borghi dell’entroterra istriano.

 

Dove parcheggiare

Non è possibile raggiungere il centro storico di Pirano con mezzo proprio e quindi le auto e le moto vanno lasciate in uno dei parcheggi multipiano a pagamento (Fornače e Arze), situati all’ingresso del borgo.

Fornače è quello che utilizziamo abitualmente perché ci permette di godere di uno splendido panorama lungo la passeggiata che porta in centro.

Dai garage comunque è attivo un servizio navetta gratuito.

Nei pressi del camping di Fiesa invece c’è una piccola area di sosta a pagamento accessibile durante l’estate (in giugno, luglio e agosto), mentre è gratuita negli altri mesi dell’anno. Su Google Maps la identificano come Parcheggio Pirano.

 

Cosa vedere a Pirano

La marina all’ingresso del borgo

 

Dove dormire a Pirano

Pirano è una fiorente località turistica frequentata in quasi tutte le stagioni. Presenta pertanto un ampio ventaglio di sistemazioni ricettive in grado di soddisfare le esigenze e le richieste dei villeggianti.

Nel centro storico abbondano appartamenti, hotel e Bed and Breakfast, mentre nei dintorni c’è il camping di Fiesa, situato nei pressi dell’omonimo lago.

Al seguente link potete verificare la disponibilità e le offerte di alloggi di Pirano.

 

Escursioni guidate e altre attività

Se volete godervi la visita di Pirano e dintorni in tutta libertà in base ai vostri tempi e gusti, allora vi consigliamo di noleggiare una bicicletta.

Nella tariffa sono comprese tutte le attrezzature: casco, lucchetto, cestino, mappa dei percorsi e una scorta d’acqua.

Potete percorrere gli stretti vicoli del centro storico e fermarvi nei luoghi di maggior interesse.

Seguire i percorsi ciclabili lungo la costa e spingervi fino a Capodistria, il capoluogo dell’Istria slovena.

Oppure potete intraprendere un tratto del famoso sentiero della Parenzana, quello che segue il tracciato originale della famosa linea ferroviaria a scartamento ridotto che collegava Trieste con Parenzo.

 

Da Pirano inoltre è possibile partecipare ad una escursione guidata che prevede oltre al tour panoramico della cittadina anche la visita alle località di Portorose, Isola e Capodistria.

La durata del tour è di cinque ore e la guida parla italiano.

Un’agenzia locale invece organizza dei walking tour in lingua inglese al mattino, mentre al tramonto un sunset tour con degustazione finale di vini e prodotti tipici del territorio.

Gli amanti delle camminate e del trekking infine hanno a disposizione un bel sentiero attrezzato che scorre lungo il mare e collega in un chilometro Pirano con la località di Fiesa (Fiesso).

 

Architettura caratteristica delle abitazioni di Pirano in Slovenia

Abitazioni con le persiane in legno alle finestre

 

Cosa mangiare

Pirano è un borgo di pescatori e quindi il pesce è il principe indiscusso dei piatti tipici della cucina locale.

Crostacei, frutti di mare ed il pescato del giorno addobbano le vetrine dei numerosi ristoranti e osterie situati sul lungomare e negli stretti vicoli del centro storico.

Pirano però non è solo pesce. È uno scrigno di sapori che trovate nelle pietanze tradizionali della cucina istriana, preparate con amore seguendo ancora le ricette tramandate dalle nonne.

 

Un po’ di storia

La leggenda narra che nell’odierna punta di Pirano i greci edificarono un faro e lo chiamarono Pyr, che in greco significa fuoco.

Dai documenti storici rinvenuti invece si ha evidenza che nel VII secolo il borgo fortificato fosse controllato dalla flotta bizantina. Nel secolo successivo venne occupato dai Franchi.

Nel 993 Pirano stipulò un accordo commerciale e militare con Venezia. Oltre al monopolio sul mercato del sale infatti, Pirano e la Serenissima stabilirono un patto di reciproco supporto militare in caso di guerre ed invasioni.

All’inizio del XI secolo, per un breve periodo, entrò a far parte della sfera di influenza del patriarcato di Aquileia (in Friuli Venezia Giulia).

Successivamente Pirano divenne territorio libero. Furono degli anni tribolati a causa delle scorribande dei pirati narentani provenienti dalla Dalmazia e delle lotte tra le fazioni interne.

Nel 1283 la comunità decise di affidarsi nuovamente alla protezione della Serenissima. Iniziò così un periodo di prosperità e autonomia amministrativa.

Con la fine della Repubblica di Venezia, nel 1797 entrò a far parte del territorio dell’Impero Austro-Ungarico e vi rimase fino al termine della prima guerra mondiale, quando passò al Regno d’Italia.

 

Il Palazzo del Municipio a Pirano in Slovenia

Il Palazzo del Municipio (Skupščina) in piazza Tartini

 

Cosa vedere a Pirano

Pirano è situato proprio sulla punta di un promontorio che separa il golfo omonimo con quello di Strugnano, ed è considerato da tutti uno dei luoghi più belli della Slovenia.

Deve il suo sviluppo alle saline che in passato fornivano il sale al mercato di Venezia.

L’abitato è suddiviso in due quartieri ben distinti, separati da Piazza Tartini: Marciana nella parte bassa e Punta all’estremità della penisola.

 

Piazza Tartini

La splendida piazza è dedicata a Giuseppe Tartini, famoso violinista, compositore e matematico sloveno nato nel 1692.

È senza ombra dubbio il biglietto da visita che Pirano esibisce ai forestieri e secondo noi la visita deve iniziare proprio da qui, sotto la statua di Tartini.

In passato in questo luogo c’era un porticciolo, detto mandracchio, che venne interrato nel 1894. Lo slargo ha forma ellittica ed è stato pavimentato in pietra bianca su progetto dell’architetto Boris Podrecca.

La piazza è quasi completamente contornata da bellissimi edifici storici, solo lo spicchio che si affaccia verso il mare è aperto e regala uno splendido panorama sulla marina.

Diversi edifici di chiara architettura veneziana hanno le facciate tinteggiate con tonalità color pastello e alle finestre ci sono le tipiche persiane in legno.

Partendo da sinistra potete ammirare il palazzo della Prefettura (Sodišče) del 1874 e il Palazzo del Municipio (Skupščina) del 1878, che ospita l’ufficio di promozione turistica.

 

Edificio la Benečanka a Pirano

La Veneziana (Benečanka)

 

Di fianco al palazzo comunale sorge la Veneziana (Benečanka), uno splendido edificio in stile gotico veneziano del XV secolo, con un balcone angolare e una trifora al primo piano.

La leggenda narra che un facoltoso mercante veneziano si fosse invaghito di una ragazza del posto e come pegno del suo amore le lasciò in dono la casa.

In rapida successione poi ci sono la Tartinijeva Hiša (la casa di Tartini) e la chiesetta di San Pietro del 1272, ristrutturata in stile neoclassico nel 1818.

Tra il 1909 ed il 1953, la piazza era solcata dalle rotaie del tram elettrico che collegava Pirano con le vicine Portorose e Santa Lucia.

 

Chiesa della Madonna della Consolazione

Sul retro della Veneziana ha inizio la stradina in leggera pendenza che conduce verso il Duomo di San Giorgio. Sui lati anguste botteghe di artigianato e atelier di artisti.

All’angolo con via dell’Istria (Istrska ulica) sorge la chiesetta dedicata alla Madonna della Consolazione del 1439.

Fu edificata per volere della Confraternita della Madonna della Cintura, però del suo aspetto originario non esistono più tracce.

Sia gli interni sia i muri esterni infatti furono ristrutturati in stile barocco ad inizio Seicento. L’interno è a navata unica ed il soffitto ha una decorazione perimetrale a stucco.

 

Passeggiando per i vicoli di Pirano in Slovenia

Passeggiando per i vicoli del centro storico

 

Monastero di San Francesco

Poco lontano dalla Chiesa della Consolazione sorge il Convento di San Francesco, edificato precedentemente al 1301 anno di costruzione dell’omonima chiesa. È ancora abitato dai monaci minori (francescani).

A noi è piaciuto molto il chiostro, un vero gioiello architettonico dotato di una delle migliori acustiche della Slovenia.

Per questo motivo ospita diversi eventi musicali importanti, come le Serate Musicali Piranesi ed il Tartini Festival.

 

L'interno del duomo di San Giorgio a Pirano in Slovenia

L’interno del duomo di San Giorgio

 

Duomo di San Giorgio

L’edificio religioso dedicato al santo patrono domina il borgo dalla cima di una rupe.

L’aspetto attuale è il risultato di una lunga serie di interventi di ristrutturazione eseguiti tra il 1595 ed il 1637, sul luogo dove in passato sorgeva un’antica chiesa gotica a tre navate.

Oggi invece l’interno è a navata unica, ha il soffitto in legno decorato e la classica facciata a capanna, conclusa da un basso timpano con elementi architettonici in pietra di Rovigno.

Dalla balaustra in blocchi di pietra che circonda l’edificio si può godere di una splendida vista sul golfo di Pirano e sulle alte mura del VII secolo che formavano lo scudo difensivo della cittadina.

Dal 1991 Pirano è membro dell’Associazione internazionale delle Città Murate.

Il battistero è il più recente tra gli edifici che compongono il complesso ed è stato edificato in stile barocco.

 

Il Campanile

Tra l’abside del duomo ed il battistero sorge la torre campanaria che vi consigliamo di visitare. Anzi, secondo noi è uno dei luoghi più interessanti da vedere a Pirano.

Fu eretta tra il 1600 ed il 1615, ha un’altezza di 47 metri e per raggiungere il belvedere è necessario salire 140 scalini. È una copia del campanile di San Marco di Venezia.

Sui 15 pianerottoli sono state posizionate delle targhe con i nomi degli arcangeli e angeli custodi, scritti in latino, greco ed ebraico.

La cuspide è sormontata dalla statua di San Michele, che ruota ed indica la direzione del vento.

Dalla cima si può godere di uno splendido panorama a 360° su Pirano.

Le campane più vecchie sono datate rispettivamente 1477 quella grande e 1865 quella piccola. Le due nuove invece, donate dalla parrocchia di San Corrado di Berlino nel 2013 in sostituzione di quelle rotte, pesano rispettivamente 818 e 558 Kg.

Le due campane vecchie battono l’ora ogni 15 minuti, quella grande suona ogni ora intera e ogni quarto d’ora, mentre quella piccola suona solo ogni quarto d’ora.

 

Piazza 1° Maggio a Pirano in Slovenia

Piazza 1° Maggio

 

Piazza I Maggio

Di forma rettangolare, in passato era la piazza centrale del borgo ed era conosciuta come Piazza Vecchia.

Rialzata rispetto al piano strada, vi si accede grazie ad una scalinata abbellita dalle statue della Forza (Giustizia) e della Vigilanza.

In seguito alla siccità del 1775, sulla piazza è stata ricavata una grande vasca per la raccolta dell’acqua piovana, convogliata dalle grondaie degli edifici che circondano lo slargo e filtrata grazie a blocchi in pietra.

Secondo noi è uno degli angoli più intimi della città, uno di quei posti che vanno sicuramente inseriti nella lista delle cose da vedere a Pirano.

 

Il Fortino

La massiccia struttura, posta proprio sulla punta del promontorio, risale al 1506 ed in passato ha rivestito un’importanza strategica per la difesa della cittadina.

Il campanile a forma di torre in stile neogotico del 1854 è stato edificato dove in passato sorgeva una costruzione simile abbattuta nel 1849.

Durante i mesi estivi gli scogli diventano una spiaggia artificiale e vengono presi d’assalto dai bagnanti. Stendono i loro teli da mare sui grandi massi in pietra e si sdraiano a prendere il sole.

Questa secondo noi è la zona migliore dove ammirare il tramonto. Accomodatevi in uno dei locali situati sul lungomare e gustate un aperitivo o un bicchiere di Malvasia istriana.

 

La chiesa della Madonna della Salute a Pirano in Slovenia

La chiesa della Madonna della Salute

 

Chiesa della Madonna della Salute

Riprendendo il cammino sul lungomare che porta verso piazza Tartini, subito dopo il campanile sorge la chiesa di San Clemente, protettore dei marinai e consacrata nel 1274.

Nel 1632 fu dedicata anche alla Madonna della Salute, in segno di devozione per lo scampato pericolo della peste.

Dopo aver subito diversi interventi di manutenzione ed ampliamento, l’edificio fu definitivamente trasformato in stile barocco verso la fine del Settecento su progetto dell’architetto Zuanne Dongetti.

 

I musei

Tra le cose da vedere a Pirano vi segnaliamo anche un paio di musei. Entrambi si trovano nei pressi di piazza Tartini.

Il primo è il Museo del Mare Sergej Mašera ed è ospitato in un bel palazzo neoclassico dell’Ottocento. Presenta collezioni di etnografia e di storia marinara della Slovenia, oltre a degli spaccati di vita giornaliera delle maestranze che lavoravano nelle vicine saline.

Il secondo invece è il Magico Mondo delle Conchiglie, nome che spiega meglio di qualunque altro l’ambiente in cui vi immergerete durante la visita.

Interessanti sono anche il Museo delle attività subacquee, l’Acquario e la Galleria Civica di Pirano.

 

Panorama sul Golfo di Strugnano dalla rocca di Pirano in Slovenia

Panorama sul Golfo di Strugnano (visto dal piazzale antistante il duomo)

 

Cosa vedere nei dintorni di Pirano

Oltre alle località costiere di Isola e Capodistria, merita senz’altro una visita la stazione balneare di Portorose, che dista solo tre chilometri e mezzo da Pirano.

Senza muovere l’auto vi consigliamo di raggiungerla a piedi grazie alla strada panoramica che fiancheggia il mare.

Agli amanti della natura invece suggeriamo le Saline di Sicciole ed il Parco Naturale di Strugnano.

 

Saline di Sicciole

L’ingresso alle saline di Sicciole è a pagamento e la visita si può fare in autonomia percorrendo i sentieri ben segnalati oppure partecipando ad una visita guidata.

Il tour guidato ha una durata di circa un’ora e mezza, durante la camminata si apprendono nozioni sulla produzione del sale e sulla flora e la fauna che popolano il parco.

Al centro multimediale invece si può assistere ad un filmato orientativo, mentre nel negozio di Lera si possono acquistare i prodotti realizzati con la lavorazione del sale.

 

Parco naturale di Strugnano

Situato tra Isola e Pirano, il parco di Strugnano è delimitato a nord da una parete di Flysch, delle falesie di rocce sedimentarie alte fino a 80 metri, mentre a sud termina nei pressi della valle del torrente Roja.

In questa zona ci sono la laguna e le saline.

È possibile esplorare il parco sia in autonomia sia grazie a delle visite guidate (solo su prenotazione). Il sentiero interpretativo si sviluppa per una lunghezza di circa cinque chilometri e la durata di percorrenza è di circa un’ora e trenta minuti.

Steve

Sono nato a Udine nel 1963 e vivo a Galleriano, un piccolo paese di campagna in provincia di Udine. Appassionato di geografia, ho viaggiato fin da piccolo grazie ai miei genitori.

You may also like

LEAVE A COMMENT

Chi siamo

Riccardo, Elisabetta e Stefano

Riccardo, Elisabetta e Stefano

Un android developer a tempo perso, una polacca innamorata dell'Italia e un appassionato di geografia prestato all'informatica.

Iscriviti al blog tramite email

Inserisci il tuo indirizzo e-mail per iscriverti a questo blog e ricevere via e-mail le notifiche di nuovi post.

Follow Us

Segui In Viaggio con Ricky anche su

In Viaggio con Ricky è

FVG Ambassador

Friuli Venezia Giulia Social Ambassador