La penisola dell’Istria si trova all’estremità settentrionale del mare Adriatico ed è suddivisa tra l’ultimo lembo d’Italia, la Slovenia e soprattutto la Croazia.
Muggia infatti è l’ultimo comune a sud di Trieste e rappresenta idealmente la porta di accesso alla regione.
Dopo avervi fatto scoprire i pittoreschi borghi medioevali e i paesaggi dell’Istria Centrale, in questo articolo andiamo ad approfondire gli aspetti della cucina croata – istriana.
Va detto che grazie alla vicinanza geografica e i trascorsi storico-politici con l’Italia e l’impero austro–ungarico, la regione dell’Istria viene considerata una delle migliori zone a livello enogastronomico dell’intera Croazia.
Lunga la costa, per esempio nelle famose località di Umago, Parenzo, Rovigno e Opatija, è d’obbligo assaggiare le numerose specialità a base di pesce fresco.
Nel cuore della regione invece la cucina tipica istriana varia in base alla stagionalità dei prodotti della terra.

Konoba Ankora (Lopar, isola di Rab)
A livello morfologico la regione presenta una costa frastagliata, mentre l’interno della penisola ha una conformazione collinare e montuosa.
Sulle alture si ergono splendidi borghi medioevali dove la vita scorre lenta e il tempo sembra essersi fermato.
Sui dolci declivi invece, tra appezzamenti di terreno adibiti a pascolo, si possono ammirare le linee geometriche dei filari di viti e degli ulivi.
Se visiterete l’entroterra in tranquillità, lontano dalle folle della costa, potete vivere delle vere e proprie esperienze autentiche.
Fermatevi per esempio in una fattoria a degustare i deliziosi olii d’oliva delle varietà autoctone (bjelica, buža e črnica), oppure i vini locali che ultimamente stanno ricevendo consensi anche a livello internazionale.

Ristorante Santa Croce (Rovigno)
I villaggi di Motovun (Montona) e Buzet (Pinguente) sono luoghi eccellenti per una sosta enogastronomica e non solo.
La valle del fiume Quieto e la foresta di Montona infatti sono l’ecosistema ideale per la crescita e proliferazione del prezioso tartufo bianco istriano.
Che ne dite, andiamo a conoscere assieme i piatti tipici croati ed in particolare quelli della cucina istriana?
Io direi di sì, a me è venuto un certo appetito, e a voi?
Cucina Croata e Istriana
Da quello che abbiamo potuto osservare durante la nostra visita, un pranzo inizia quasi sempre con un bicchierino di Biska come aperitivo.
Si tratta di un liquore ricavato dalla macerazione delle foglie di vischio nella grappa, prodotto secondo un’antica ricetta celtica.
Le foglie vengono raccolte in primavera e autunno, essiccate e successivamente messe a macerare nella rakija, la grappa come viene comunemente chiamata nei Balcani.
Primi piatti
Nei ristoranti delle famose località balneari i primi piatti variano tra pasta e risotti a base di scampi alla busera, astice e frutti di mare.
Nelle konobe e negli agriturismo dei piccoli borghi dell’entroterra invece vanno di moda la juha, un brodo fatto con carne di pollo e manzo che richiede una lunga cottura a fuoco lento, oppure la maneštra, un minestrone di verdure, fatto con fagioli, ceci e verdure di stagione.

Fuži conditi con lo žgvaceti (Agriturismo Golorički Dol)
Se invece preferite concentravi su piatti asciutti, allora i ravioli ripieni di ricotta, i fuži, i pljukanci e gli njoki (gnocchi) conditi con lo žgvaceti (un gulasch denso di manzo o di selvaggina) sono quello che fa per voi.
I fuži sono una pasta all’uovo fatta in casa simili ai garganelli e rappresentano un must della gastronomia istriana, così come i pljukanci, un altro tipo di pasta affusolata solitamente preparata con un soffritto di prosciutto crudo e cime d’asparago selvatico, oppure con sugo di salsicce.
In alternativa alle minestre ed alla pasta potete optare per gustosi taglieri di affettati misti e formaggi di pecora e capra, tipiche specialità locali.
Il prosciutto istriano (istarski pršut) non manca mai, così come le salsicce (kobasice), il formaggio caprino (ovčji sir), il formaggio al tartufo (kravlji sir s tartufima), le olive ed i sottaceti.

Ristorante Pod Napun (Motovun)
Secondi piatti
Se volete concentrarvi sulle specialità a base di pesce allora noi vi consigliamo di provare il bakalar na crveno, preparato seguendo la ricetta tradizionale dalmata.
I filetti di merluzzo (baccalà) vengono lentamente cucinati con patate e salsa di pomodoro.
In alternativa potete gustare i prodotti del fiordo di Lim (Lemme), come le deliziose ostriche, i branzini, le orate e le cozze.

Gostionica More (Lovrečica, Umago)
I secondi piatti nel cuore della regione invece sono generalmente a base di carne.
L’ombolo (cotoletta di maiale), le salsicce fatte in casa, braciole di maiale, i famosi ćevapčići (polpettine simili alle salsicce preparati con carne trita e speziata), gli spiedini di carne alla brace (ražnjići) accompagnati da verdure di stagione.
Dolci tipici
Sfiziosi sono i dolci tipici croati.
Le palačinke sono delle crêpes ripiene di skuta (ricotta), miele o nutella che si cucinano in diversi paesi dei Balcani.
Le fritule (frittelle) ed i kroštoli (crostoli) invece sono simili ai dolci tipici del nostro carnevale.
Io vi invito a provare anche la povitica, uno strudel con mele e noci.

Vino Teran (Konoba Vela Vrata a Beram)
Vini Croazia
Grazie al suo particolare microclima, in Istria si producono degli ottimi vini autoctoni, che negli ultimi anni stanno ricevendo diversi apprezzamenti anche a livello internazionale.
Nelle piccole aziende vinicole a conduzione famigliare si possono gustare il Teran (Terrano), un rosso corposo che viene prodotto anche sulle alture del Carso sopra Trieste e in Slovenia.
Oppure il Borgonja, un rosso non troppo forte dal profumo intenso ed armonico.
La Malvazija Istarska (Malvasia Istriana) invece è un vino bianco dal gusto asciutto e profumato, mentre il Moscato di Momiano è un vino bianco dolce, raffinato e dal gusto amabile.
E voi in base alle vostre esperienze avete qualche suggerimento da aggiungere?
Fatecelo sapere qui sotto nei commenti.
0 commenti