Cosa vedere a Opatija in Croazia, la Perla dell’Adriatico

Cosa vedere a Opatija in Croazia, la Perla dell’Adriatico


Qualcuno l’ha definita la Monte Carlo della Croazia, qualcun altro la Perla dell’Adriatico, per alcuni invece Opatija è il paradiso dei surfisti. 

Aldilà della retorica e dei facili luoghi comuni, fin dalla prima volta che l’abbiamo visitata, ed era il giorno di Capodanno del 2007, l’abbiamo battezzata con un aggettivo: elegante.

La località si presta perfettamente per trascorrere una piacevole giornata in uno dei luoghi più glamour dell’Istria croata.

In base al tempo a vostra disposizione potete prolungare la permanenza di qualche giorno andando a scoprire città ricche di arte come Pola e Fiume, i villaggi medioevali dell’entroterra oppure le famose località lungo la costa, come Rovigno, Parenzo e Umago.

 

Il giardino di Villa Angiolina a Opatija

Il giardino di Villa Angiolina

 

Se amate il mare potete trascorrere alcune ore nelle spiagge cittadine situate sul lungomare (Slatina, Lido e Punta Kolova), oppure in quelle private di alcuni hotel.

Se invece volete abbinare spiagge e calette ad una bella camminata, allora vi consigliamo il sentiero che collega Abbazia a Lovran passando per Ičići. Ha una lunghezza di circa 12 chilometri e durante il percorso potete ammirare degli scorci veramente suggestivi sulla baia.

Molto rinomata è anche la vita notturna. Il centro storico ed i dintorni infatti abbondano di ristoranti, locali alla moda, nightclub e casinò.

In questo articolo vi forniamo alcune informazioni su cosa vedere a Opatija, oltre ad alcuni consigli pratici per organizzare al meglio la visita.

 

Indice

 

Come arrivare

Opatija è facilmente raggiungibile dall’Italia con un mezzo proprio. Superata la dogana con la Slovenia a Pesek (in comune di San Dorligo della Valle), si prosegue per una quarantina di chilometri sulla strada E61.

Percorrendo questa strada non è necessario pagare la vignetta autostradale slovena.

Pochi chilometri dopo l’ingresso in territorio croato si prende l’autostrada A7 (a pagamento, il pedaggio costa poco più di un euro), percorrendo la quale si arriva a destinazione in un quarto d’ora circa.

 

Il monumento al pescatore a Opatija

Il monumento al pescatore

 

Cosa vedere a Opatija, escursione in mare

Una delle esperienze più interessanti e suggestive tra quelle disponibili a Opatija vi segnaliamo una escursione in barca.

L’attività ha una durata di un’ora e l’equipaggio parla in inglese, tedesco e croato. Per trascorsi storici e per vicinanza geografica l’italiano è comunque ben conosciuto.

L’imbarcazione tradizionale a legno della zona si chiama gajeta e il punto di incontro è il vecchio porticciolo conosciuto come Portić, situato proprio in centro.

Via mare si raggiunge la località di Lovran, prima di fare inversione di rotta e rientrare al punto di partenza.

Durante la navigazione avete la possibilità di ammirare da una prospettiva completamente diversa le eleganti ville in riva al mare, i piccoli villaggi di pescatori e le sagome imponente del monte Učka.

 

Cosa vedere a Opatija, itinerario in città

Opatija (Abbazia in italiano) deve il suo nome all’abbazia di San Giacomo della Preluca.

Costruita all’incirca nel 1420, la chiesetta diede alloggio ai profughi benedettini provenienti dall’abbazia di San Pietro di Rosazzo (UD) ed attorno ad essa sorse il primo nucleo abitato.

Successivamente l’edificio appartenne ad altri ordini ecclesiastici, tra i quali gli agostiniani, i paolini ed i gesuiti.

All’interno della piccola cappella si incontrano spesso fedeli raccolti in preghiera, ma rispettando l’intimità altrui è possibile visitarla senza problemi.

 

L'abbazia di San Giacomo della Preluca a Opatija

L’abbazia di San Giacomo della Preluca

 

Il borgo si affaccia sul Kvarnerski zaljev (il golfo del Quarnaro) ed è situato sulla costa nord – orientale della penisola dell’Istria.

Si sviluppa in senso longitudinale seguendo l’andamento della costa, racchiuso per la gran parte tra due strade: il lungomare Maršala Tita e la Nova Cesta situata leggermente all’interno.

Non mancano comunque alcune costruzioni che si arrampicano sulle prime rampe del monte Učka che sovrasta l’abitato.

 

Villa Angiolina a Opatija

Villa Angiolina

 

Dopo aver visitato il luogo che ha dato vita alla città ci spostiamo nella vicina Villa Angiolina, l’edificio che le ha dato fama e lustro a livello turistico.

Venne edificata nel 1844 per volere di Iginio Scarpa, nobile di Rijeka, in memoria della moglie defunta.

Nella villa era solito ospitare amici e personaggi illustri, tra cui Maria Anna la consorte dell’imperatore austro–ungarico Ferdinando I.

A livello storico infatti la provincia dell’Istria subì l’influenza degli Asburgo dalla metà del 1300 sino al termine della Prima Guerra Mondiale, tranne che per brevi periodi in cui fu amministrata dalla Serenissima di Venezia e successivamente da Napoleone.

 

Panorama di Opatija in Croazia

Panorama della città

 

Nel 1882 la Società delle Ferrovie del Sud di Vienna acquistò Villa Angiolina dal conte Chorinsky e pochi mesi dopo costruì nelle immediate vicinanze l’hotel Kvarner, il primo albergo edificato sulla costa orientale del mare Adriatico.

Iniziarono così ad arrivare dalle principali città dell’impero i primi villeggianti e vennero costruite nuove ville.

Villa Angiolina è immersa in un bellissimo giardino botanico ben curato, come del resto tutti i parchi della città.

Un inconfondibile profumo di gelsomini in fiore ammanta l’aria. All’interno del giardino si possono ammirare piante di magnolia, di alloro, le azalee, le palme, le sequoie e la camelia, che è la pianta caratteristica del luogo.

 

In prossimità del parco c’è una lapide in marmo che ricorda il generale polacco Józef Klemens Piłsudski, considerato il padre della riconquistata indipendenza polacca del 1919.

Peccato che nelle vicinanze resistano tuttora al passare del tempo banchine e piattaforme in cemento armato che stridono con il contesto che le circondano, creando un impatto ambientale e visivo piuttosto negativo.

 

Lo storico Hotel Kvarner a Opatija in Croazia

L’hotel Kvarner

 

Tra Villa Angiolina e l’hotel Kvarner svetta tra gli scogli investiti dai flutti del mare quello che è considerato il vero simbolo della città.

Si tratta della statua in pietra della “Ragazza con il gabbiano”, opera del maestro Zvonko Car.

Eccone la storia.

Il tutto ebbe inizio nel lontano 1891 quando il conte asburgico Arthur Kesselstadt e sua moglie Fries furono colti di sorpresa da una tempesta nella baia di fronte ad Opatija e persero tragicamente la vita, mentre il figlio Georg si salvò.

In memoria dei defunti la famiglia decise di posare sullo scoglio più alto la statua della Madonna del Mare, affinché vegliasse sulle anime dei dispersi.

Negli anni, anche a causa degli agenti atmosferici, la statua si deteriorò ed al suo posto, nel 1956, fu issata la Ragazza con il gabbiano.

In passato molti si chiesero chi fosse in realtà la ragazza della scultura.

Per cinquantacinque anni la risposta al quesito rimase avvolta nel mistero finché un giorno la signora Jelena Jendrašic, di Crikvenica, svelò di essere stata la musa ispiratrice di Car.

 

Cosa vedere a Opatija in Croazia

La Ragazza con il gabbiano

 

Proseguiamo la nostra passeggiata verso levante, dapprima ci lasciamo alle spalle dei murales dove sono raffigurate le effigie di alcuni dei personaggi famosi che hanno soggiornato a Opatija.

Tra i tanti citiamo il compositore Gustav Mahler, l’autore James Joyce, la ballerina Isadora Duncan, lo scienziato Albert Einstein e il cantautore Zucchero.

Al termine si giunge al vecchio porto, sede del locale Yacht Club.

 

Murales a Opatija in Croazia

Opere di street art

 

Diverse imbarcazioni a vela si trovano imbracate sulla banchina e stanno ricevendo i dovuti lavori di manutenzione prima dell’inizio della stagione velica.

Altre invece sono ormeggiate all’interno della marina. Mi siedo su una bitta e scambio due parole con un armatore.

Mi dice che ormai il mestiere del pescatore sta pian piano scomparendo, non per la mancanza di materia prima ma per la scarsa rendita a livello economico.

Una volta, mi spiega, attorno a questo porticciolo ruotava tutta l’attività navale della città.

Ora invece le nuove tendenze dirigono i flussi verso la nuova marina costruita nei pressi dell’hotel Admiral all’estremità occidentale del borgo, oppure nella vicina località turistica di Mošćenička Draga.

 

Il murales dedicato a Albert Einstein a Opatija

Albert Einstein

 

Proseguiamo nella nostra visita. Arrampicandoci per ripide viuzze a scalinata, raggiungiamo la chiesa dell’Annunciazione (Crkva Navještenja B.D. Marije).

È la seconda chiesa per importanza della città e fu realizzata nel 1906 per volere del vescovo di Trieste, Franz Nagl.

Dalle panchine in legno adagiate nel piccolo slargo a ridosso del sagrato si può godere di una splendida vista sulla baia.

 

La stella dedicata a Dražen Petrović sulla walk of fame a Opatija

La stella dedicata ad una leggenda del basket, Dražen Petrović

 

Riscendiamo verso il mare. Superato l’Astoria Design Hotel, la prima parte della passeggiata sul lungomare ricorda la walk of fame di hollywoodiana memoria.

A ogni stella è associato uno dei personaggi che hanno reso famosa la Croazia in tutto il mondo (Hrvatska Ulica Slavnih).

L’ex sciatrice Janica Kostelić e la saltatrice in alto Blanka Vlašić sono le uniche ad essere state onorate della stella da viventi.

Continuando a passeggiare sul lungomare, più o meno all’altezza del vecchio hotel Opatija e il parco Margarita, si possono ammirare le bellissime ville e gli hotel in stile austro – ungarico che compongono il profilo architettonico della cittadina.

Il tutto edificato in perfetta armonia con l’ambiente che li circonda.

 

Abitazione nel borgo di Veprinac in Istria

Veprinac

 

Dintorni di Opatija, il borgo di Veprinac

Prima di riprendere la strada verso casa vi consigliamo di fare un’escursione sulle alture.

È possibile visitare il minuscolo borgo medioevale di Veprinac (Vapriano o Apriano), immerso nei boschi che tappezzano questo versante del monte Učka.

Passeggiando per le viuzze lastricate in pietra si arriva fino alla piccola chiesa del villaggio.

Dalle terrazze naturali circostanti, facendosi largo tra il fogliame delle piante si può godere di un panorama mozzafiato su Rijeka e sul golfo del Quarnaro.

 

Panorama di Rijeka e del golfo del Quarnaro

Rijeka e il golfo del Quarnaro

 

Dove mangiare

Come abbiamo già scritto in precedenza, per un semplice aperitivo oppure per consumare un pasto a pranzo e cena non avete difficoltà a trovare un posticino in una posizione incantevole.

Ci sono infatti numerosi locali che si affacciano sul mare, nei quali è possibile sorseggiare un profumato bicchiere di Malvasia Istriana e gustare un piatto di pesce fresco.

Noi per l’occasione abbiamo scelto il A&D grill restoran situato in uno scenario veramente carino.

Proprio di fronte infatti ci sono le prime propaggini dell’isola di Cres.

In secondo piano invece, si riesce ad intravedere il profilo settentrionale dell’isola di Krk. Sulla sinistra infine la città di Fiume si rivela in modo cristallino soprattutto se illuminata dai raggi del sole.

A proposito, al seguente link trovate una selezione dei piatti tipici da provare in Istria e nel resto del paese.

 

Il vecchio porto di Opatija

Il vecchio porto

 

Circuito di Abbazia – Preluk

Entrando o uscendo da Opatija in direzione di Matulji, vi consigliamo di buttare lo sguardo sulla curva a gomito. Rappresentava l’estremità settentrionale del famoso circuito stradale di Preluk.

Qui si disputarono corse automobilistiche e il Gran Premio di Jugoslavia di motociclismo valido per il campionato del mondo.

Nel 1974, nella classe 350cc, vinse il “nostro” fuoriclasse Giacomo Agostini.

Il circuito si snodava lungo la strada costiera che collega Opatija a Rijeka, tra curve, saliscendi, strapiombi e muretti in calcestruzzo protetti alla meno peggio da balle di paglia.

Fu chiuso nel 1977 in seguito alle proteste dei centauri per la mancanza dei requisiti minimi di sicurezza.

Steve

Sono nato a Udine nel 1963 e vivo a Galleriano, un piccolo paese di campagna in provincia di Udine. Appassionato di geografia, ho viaggiato fin da piccolo grazie ai miei genitori.

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Un android developer a tempo perso, una polacca innamorata dell'Italia e un appassionato di geografia prestato all'informatica.

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