6 luoghi da non perdere nei dintorni di Cracovia

6 luoghi da non perdere nei dintorni di Cracovia


Il centro storico di Cracovia è uno scrigno che custodisce degli splendidi gioielli a livello storico, artistico e culturale. Ma anche i suoi dintorni non sono da meno.

Basta saperli cercare.

Sono delle vere e proprie chicche situate al di fuori dei classici circuiti del turismo di massa.

 

Articolo aggiornato il 3 novembre 2021.

 

A proposito di centro storico, per iniziare a conoscerlo nei dettagli vi consiglio di iscrivervi ai Free Tour di Cracovia. Noi li abbiamo provati di persona, lo facciamo spesso quando promuoviamo dei servizi sul blog.

Lo potete fare tranquillamente online ai seguenti link: Free Tour Centro Storico e Free Tour Quartiere Ebraico

I tour sono gratuiti, hanno una durata di due ore e mezza e la guida abilitata parla in italiano.

Le attività sono gratuite ma se al termine della camminata sarete soddisfatti vi consigliamo di lasciare una mancia.

Il lavoro ha sempre una sua dignità e va ricompensato secondo noi. La cifra la decidete voi sul momento, senza problemi.

 

Dintorni di Cracovia

Museo dell’Aviazione Polacca (Cracovia)

 

Tutti i luoghi che vi faremo conoscere in questo articolo si prestano ad escursioni di alcune ore.

Sono raggiungibili grazie alla capillare rete di mezzi pubblici della città, tranne il Sentiero dei Nidi d’Aquila.

Per la lunghezza e la particolarità dell’itinerario infatti è necessario avere a disposizione un mezzo proprio.

A proposito di mezzi pubblici, vi invito a scaricare l’utilissima App Jakdojade, disponibile sia per dispositivi con sistema operativo iOS su App Store sia per quelli con sistema operativo Android su Google Play.

Consultando la App avete una panoramica completa e aggiornata in tempo reale su spostamenti, linee e orari.

Siccome la Polonia in generale ed il Voivodato della Małopolska (della Piccola Polonia) in particolare sono la patria del turismo outdoor, i luoghi di maggior interesse situati nei dintorni di Cracovia sono raggiungibili anche in bicicletta.

 

Per rendere completa la visita ai dintorni di Cracovia vi suggeriamo di dare un’occhiata ai nostri articoli dedicati alle visite della Miniera di sale di Wieliczka e dei campi di sterminio di Auschwitz e Birkenau.

Le escursioni le potete fare sia in autonomia sia partecipando a dei tour organizzati da un’agenzia locale.

Noi le abbiamo testate personalmente e comprendono il trasporto in pullman, l’accompagnamento con guida che parla in italiano, il biglietto d’ingresso ai siti ed un pub crawl.

Si tratta di un tour in quattro pub di Cracovia da effettuare in qualsiasi giorno della settimana, con una consumazione gratuita.

 

 

Indice

 

Cosa vedere nei dintorni di Cracovia 

  1. Nowa Huta

A circa una decina di chilometri dal centro di Cracovia sorge il quartiere operaio di Nowa Huta, che significa nuova acciaieria.

In origine non fu pensato come un quartiere periferico della città ma come un qualcosa di autonomo e indipendente. Un modello di città ideale socialista che avrebbe dovuto ruotare attorno alla grande fabbrica.

Il progetto finanziato dall’Unione Sovietica fu deliberato il 17 maggio del 1947.

Aveva l’obiettivo di dare alloggio alle famiglie delle maestranze occupate nel grande complesso industriale T. Sendzimira, che si trova tuttora in cima all’ampio Viale Solidarności (ex Aleja Lenina).

 

Murales Nowa Huta Cracovia

Murales nel centro di Nowa Huta

 

Nel momento di massimo splendore la fonderia dava lavoro ad oltre 40.000 persone tra operai e impiegati. Attualmente invece la forza lavoro è scesa drasticamente a circa 7.000 unità.

La decisione di costruire Nowa Huta nei pressi di Cracovia non fu casuale ed ebbe motivazioni sia politiche che sociali.

Prima di tutto si voleva porre in contrasto l’anima proletaria della nuova “creatura” con le abitudini borghesi, intellettuali e clericali dell’antica capitale della Polonia.

Una specie di punizione nei confronti dei cittadini di Cracovia che alle prime elezioni politiche del dopoguerra non votarono per il Partito Comunista.

In secondo luogo scelsero questa zona (Elisabetta mi dice che si trattava di un’area con terreni molto fertili) perché nella Polonia meridionale c’era un alto tasso di disoccupazione e quindi il progetto aveva lo scopo di creare nuovi posti di lavoro per diverse famiglie.

Una fonderia infine necessitava di molta acqua durante le fasi di lavorazione dell’acciaio. In questo senso la Vistola rappresentava un importante serbatoio a portata di mano.

 

Nowa Huta Cracovia

Illustrazioni storiche di Nowa Huta

 

La pianta della città ha la forma di mezzo decagono. Si caratterizza per gli ampi viali alberati, i parchi, i laghetti artificiali e gli edifici dal classico stile architettonico del realismo socialista di allora.

Nel caso non abbiate molto tempo a disposizione vi consiglio di partecipare all’interessante Free Tour di Nowa Huta.

L’attività ha una durata complessiva di circa due ore e mezza e la guida professionista parla in inglese.

 

Se invece preferite fare la visita al quartiere in autonomia, allora potete iniziare la camminata in Plac Centralny, la piazza dedicata a Ronald Reagan.

Da qui a raggiera si diramano grandi viali che si dirigono verso le zone più periferiche.

Sullo spiazzo antistante l’edificio che ospita il centro culturale, sono solitamente esposti una serie di interessanti cartelli informativi.

Attraverso immagini e ritagli di giornale illustrano i momenti che hanno fatto la storia di Nowa Huta, dalle rivolte operaie dei primi anni Ottanta fino al momento simbolico in cui fu divelta la statua di Lenin.

Vecchi palazzi con i muri impregnati di smog, giardini con l’erba da falciare, aiuole di fiori lasciate all’incuria.

A prima vista si prova una sensazione di decadenza, di trascuratezza, come se il fallimento dell’idea che aveva partorito la città si fosse poi rivoltata contro sè stessa.

 

Aleja Róż Nowa Huta Cracovia Polonia

Aleja Róż , dove oggi ci sono le rose bianche fino al 1989 c’era la statua di Lenin (Nowa Huta)

 

Girandola un po’ invece si scopre con piacere che è un luogo vivo, con un’anima. Ne sono testimonianza la folla che si muove in bicicletta per i grandi viali e si dirige verso i luoghi di svago, i writers che regalano tonalità vivaci a vecchi muri anneriti.

All’inizio di Aleja Róż (il Viale delle Rose) fino al 1989 si innalzava la statua di Lenin. Ora invece c’è un’aiuola (mal tenuta) con delle rose bianche.

Elisabetta mi dice che una volta abbattuta la statua fu in un primo momento abbandonata nella campagna di Wróblowice (una frazione del comune di Swoszowice, all’estrema periferia sud di Cracovia).

Il simbolo di Nowa Huta comunque era e rimane la Kościół Matki Bożej Królowej Polski (la chiesa della Madre di Dio, regina della Polonia), conosciuta anche come Arka Pana, l’Arca del Signore.

Nel 1957, dopo diverse vicissitudini, fu elevata in questa piazza una croce come segno della prima parrocchia di una città che nell’immaginario di chi l’aveva ideata doveva essere atea.

Solo nel 1965 la polizia militare permise all’allora Cardinale di Cracovia Karol Wojtyła la posa della prima pietra.

Proveniva dal sepolcro di San Pietro e fu donata alla popolazione cattolica della città da Papa Paolo VI.

I lavori durarono fino al 1977 e la chiesa fu consacrata proprio dal futuro Papa Giovanni Paolo II.

 

Come arrivare:

Il quartiere di Nowa Huta si raggiunge dal centro di Cracovia con i tram numero 10 e 73.

 

  1. Museo dell’Aviazione Polacca

Rientrando verso il centro di Cracovia da Nowa Huta, proprio di fianco ad Aleja Jana Pawła II ha sede il Muzeum Lotnictwa Polskiego , il Museo dell’Aviazione Polacca.

L’esposizione merita senz’altro una visita da parte di appassionati e curiosi. Al suo interno si trovano interessanti sezioni storiche e audio–video dedicate a:

  • il confronto tra i velivoli della NATO e quelli del Patto di Varsavia;
  • l’hangar che custodisce modelli di alianti ed ultraleggeri;
  • la sala espositiva dei motori (anche di diverse marche italiane);
  • il grande open space all’aperto nel quale si possono ammirare numerosi aeromobili di fabbricazione sovietica e polacca.

Prima di uscire dal complesso infine, ad orari prestabiliti, è possibile salire a bordo dell’elicottero che trasportò Papa Giovanni Paolo II negli spostamenti effettuati durante le visite nella sua terra natia.

 

Museo Aviazione Polacca Cracovia

Museo dell’Aviazione Polacca (Cracovia)

 

Il museo è aperto dal martedì alla domenica, il biglietto costa 27,00 złoty (ridotti 16,00 złoty) e il martedì l’ingresso è gratuito. La tariffa è aggiornata a marzo 2022.

L’ingresso è gratuito anche per i possessori della Cracovia card.

 

Come arrivare:

Il Museo dell’Aviazione Polacca è raggiungibile dal centro di Cracovia con i tram numero 10, 52, 73.

 

  1. Santuari di Łagiewniki

Nell’estrema periferia meridionale della città sorge il quartiere di Łagiewniki, famosissimo perché ospita due importanti santuari meta di numerosi pellegrini e turisti.

 

Il primo è dedicato alla Divina Misericordia. Inizialmente il santuario era situato nella vecchia chiesa del convento della congregazione delle suore della Beata Vergine Maria della Misericordia.

Tra le due guerre mondiali il monastero ospitò anche suor Maria Faustina Kowalska, divenuta Santa il 30 aprile del 2000.

Negli ultimi decenni il culto alla Divina Misericordia si è sviluppato rapidamente tanto che di fianco al vecchio convento è stata edificata la nuova basilica, consacrata da Papa Giovanni Paolo II il 17 agosto del 2002.

 

Santuario Divina Misericordia Łagiewniki Cracovia

Santuario della Divina Misericordia a Łagiewniki (Cracovia)

 

Sulla collina di fronte al santuario di Gesù Misericordioso invece è tuttora work in progress il nuovo Centro Giovanni Paolo II “Non abbiate paura!”.

Progettati dall’architetto Andrzej Mikulski, i lavori hanno avuto inizio nel 2008 nella zona in cui si trovava l’ex stabilimento di carbonato “Solvay”, la fabbrica dove ha lavorato Karol Wojtyła da giovane.

Nella prima fase dei lavori è stato edificato il santuario (inaugurato nel 2011) ed il centro del volontariato. Nelle successive fasi verranno costruiti:

  • il museo multimediale dedicato alla vita del Papa polacco;
  • la casa per gli esercizi spirituali;
  • il centro conferenze;
  • la casa del pellegrino;
  • il centro di riabilitazione;
  • un parco per la meditazione ed il tempo libero.

Il nuovo complesso è facilmente raggiungibile a piedi dal santuario della Divina Misericordia con una passeggiata di una ventina di minuti circa, oppure in macchina.

 

Kremówki papieskie dolci Polonia

Kremówki papieskie, pasta sfoglia ripiena di crema pasticcera alla vaniglia

 

Prima di lasciare il complesso vi consigliamo di fare una breve sosta di ristoro nel bar che si trova sul retro della chiesa. All’interno potete gustare i deliziosi kremówki papieskie. Voi vi chiederete cosa sono.

Niente di speciale, non sono altro che le classiche paste di pasta sfoglia ripiene di crema pasticcera alla vaniglia di cui (si dice) il Pontefice fosse particolarmente ghiotto.

Per questo motivo però in Polonia sono una vera e propria istituzione.

 

Come arrivare:

Il santuario è raggiungibile dal centro di Cracovia con i tram numero 8, 19, 22 fino alla fermata Borek Fałęcki. Poi si prosegue a piedi e grazie ad una camminata di una decina di minuti circa si giunge a destinazione.

 

  1. Convento Camaldolese di Bielany

Uscendo da Cracovia da ponente seguendo la strada statale n°780, sulla sommità della collina che sovrasta la comunità di Bielany, detta Srebrna Góra (la collina d’argento), sorge il bellissimo convento dei monaci Camaldolesi.

All’interno del complesso monacale c’è la chiesa dedicata all’Assunzione della Beata Vergine Maria, progettata dall’architetto italiano Andrea Spezza.

In passato diversi sovrani polacchi fecero visita ai monaci e nel 2002 arrivò fin qui anche Papa Giovanni Paolo II.

 

Convento Camaldolesi Bielany Polonia

Convento dei monaci Camaldolesi di Bielany

 

È possibile visitare il monastero rispettando le rigide modalità imposte dall’ordine dei Camaldolesi.

Gli uomini possono accedere al complesso tutto l’anno, rispettando gli orari esposti sul portone d’ingresso (dalle ore 8.00 alle ore 11.00 e dalle ore 15.00 alle ore 16.30, comunque da verificare sul sito web).

Le donne invece possono entrare solo nei seguenti giorni:

Pasqua, Lunedì dell’Angelo, 3 maggio, Pentecoste, il lunedì dopo la domenica di Pentecoste, la domenica dopo il 19 giugno, la seconda domenica di luglio, la quarta domenica di luglio, 15 agosto, 8 settembre, Natale.

Gli orari sono riferiti al 2021, purtroppo è impossibile reperire online i dati aggiornati.

 

Come arrivare:

Il convento di Bielany è raggiungibile con gli autobus n°209, 229 , 239 partendo dal capolinea di Salwator. La fermata Bielany Klasztor è su richiesta.

 

  1. Monastero benedettino di Tyniec

Sull’altra sponda della Vistola, più o meno all’altezza del convento di Bielany, arroccato su un promontorio che domina il fiume sorge il monastero benedettino di Tyniec.

Le due strutture si possono visitare in combinata e sono raggiungibili in pochi minuti tramite un breve tratto dell’autostrada A4, tra le uscite di Mirowski e Tyniecki.

L’abbazia sorge su una roccia calcarea e fu fondata nella seconda metà del XI secolo da Bołeslaw Chrobry, il primo Re polacco. Nel cortile interno si trova un bellissimo pozzo d’acqua in legno in stile barocco.

 

Monastero Benedettino Tyniec Polonia

Monastero Benedettino di Tyniec

 

Il monastero è aperto dal lunedì alla domenica e l’ingresso è gratuito per i possessori della Cracovia card.

 

Come arrivare:

Il Monastero Benedettino di Tyniec si raggiunge da Cracovia con il bus numero 112. Dalla stazione dei treni e delle corriere prendete un bus o un tram fino a Rondo Grunwaldzkie, poi da lì si prende la coincidenza per Tyniec.

 

  1. Sentiero dei Nidi d’Aquila

Sulla direttrice che collega Cracovia con Częstochowa,in un paesaggio vallonato tra campi di frumento, pascoli verdeggianti e fitte foreste, si snoda il sentiero dei Nidi d’Aquila (Szlak Orlich Gniazd in polacco).

Una volta lasciato il centro di Cracovia e giunti alla periferia settentrionale si possono prendere due strade, la n° 94 direzione Bytom o la n° 778 per Wolbrom.

In poco più di 160 chilometri ci sono in rapida sequenza numerose grotte, chiese, fortezze e manieri che sintetizzano in modo perfetto il binomio storia-natura di questa zona della Polonia meridionale.

Edificate dapprima in legno e successivamente in pietra durante il regno di Casimiro III detto il Grande (nel 1300), le strutture avevano scopo difensivo sulle rotte commerciali battute a quei tempi.

 

Castello Korzkiew Polonia

Castello di Korzkiew (Sentiero dei Nidi d’Aquila)

 

Pochi minuti dopo aver lasciato la città si incontra già il primo castello da visitare ed è quello di Korzkiew.

Fino a quindici anni fa sul colle che domina la pittoresca vallata del torrente Korzkiewka si trovavano solo le rovine delle mura di un piccolo castello medioevale abitato da Cavalieri.

Oggi invece, nello stesso luogo, sorge una fortezza in pietra ricostruita secondo le illustrazioni dell’epoca (XIV – XVI secolo) e adibita a ristorante per cerimonie.

Proseguendo verso nord-ovest si accede al parco nazionale di Ojców. Probabilmente una delle parti più attraenti e suggestive della Giura di Cracovia, formata dalla vallata del fiume Prądnik scavata tra alte pareti di calcare bianco.

 

Cosa vedere dintorni di Cracovia

Parco nazionale di Ojców (Sentiero dei Nidi d’Aquila)

 

Dopo aver sostato per una breve passeggiata ed un momento di ristoro nel piccolo villaggio che porta il nome del parco, si prosegue per Pieskowa Skała, una delle mete più ambite della zona.

In questo contesto ambientale su un picco calcareo sorge il castello di Pieskowa Skała, uno dei più belli e meglio conservati di tutta la Polonia.

Si parcheggia la macchina in basso nello slargo situato davanti ad una struttura ricettiva. Poi grazie ad un sentiero nel bosco di circa un chilometro si giunge al maniero.

Gli interni, i giardini e le aiuole fiorite sono curatissimi. Da un belvedere situato sopra il bar – ristorante si può ammirare un suggestivo panorama sulla vallata.

 

Castello Pieskowa Skała Polonia

Castello di Pieskowa Skała (Sentiero dei Nidi d’Aquila)

 

Terminata la visita si lascia sulla sinistra la vasta zona mineraria della Slesia all’altezza di Olkusz.

In rapida successione si attraversano i paesini di Ogrodzieniec, Smoleń, Pilica e Mirów, i quali conservano sulle rupi le rovine delle rispettive fortezze.

Tappa finale dell’itinerario che proponiamo è il castello reale di Bobolice.

Anche qui come a Piaskowa Skała si lascia la macchina in uno spiazzo adibito a parcheggio e poi si raggiunge il maniero con una piacevole passeggiata di una decina di minuti.

La struttura, da alcuni anni in mano a privati, è stata da poco restaurata ed offre la possibilità di accedere anche ad un interessante museo dedicato agli usi e costumi del periodo medioevale.

 

Castello Bobolice armatura Ussari Alati Polonia

Castello di Bobolice, armatura degli Ussari Alati di Polonia

 

Da queste parti nel 1683 transitò diretto a Vienna il sovrano Jan III Sobieski alla guida del famoso corpo di cavalleria degli Ussari Alati di Polonia.

Durante il famoso assedio alla capitale austriaca sconfisse le truppe Ottomane bloccandone di fatto l’avanzata nel centro e nord Europa.

Steve

Sono nato a Udine nel 1963 e vivo a Galleriano, un piccolo paese di campagna in provincia di Udine. Appassionato di geografia, ho viaggiato fin da piccolo grazie ai miei genitori.

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Un android developer a tempo perso, una polacca innamorata dell'Italia e un appassionato di geografia prestato all'informatica.

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