Cosa vedere a Cracovia, l’antica capitale della Polonia
L’antica capitale della Polonia è la città di Elisabetta e solo tornarci rappresenta per noi un’emozione. Città d’arte e di cultura, è uno dei luoghi di maggior interesse turistico dell’intero paese.
Anche i luoghi circostanti non sono da meno. Come vi abbiamo illustrato nell’articolo dedicato ai dintorni di Cracovia, nell’hinterland della città si trovano dei luoghi poco conosciuti ma che rivestono un grande valore storico e culturale.
La città è facile da girare ed è una meta ideale per una vacanza low cost di pochi giorni. Si adatta a chi ama il turismo lento e la storia, ma anche alle famiglie con bambini.
Cracovia infatti è considerata una delle città più baby friendly della Polonia.
La gente di Cracovia è colta, ama la musica, la cultura e l’arte nelle sue più svariate declinazioni.
La città va vissuta come la gente del posto, visitando un bazar, conversando in compagnia davanti ad una tazza di caffè o tè, consumando un pasto in un bar mleczny, una delle ultime istituzioni rimaste della Polonia che fu.
Si tratta di piccoli locali in stile self service che offrono pietanze tradizionali della cucina polacca a prezzi irrisori.
Ormai sono una rarità ma fino all’arrivo della globalizzazione rappresentavano una delle forme più popolari di ristorazione a basso costo per operai, impiegati e pensionati.
In questo articolo comunque vi illustriamo in maniera dettagliata cosa vedere a Cracovia, quei luoghi che renderanno la vostra esperienza unica e indimenticabile.
Articolo aggiornato il 5 dicembre 2020.
Indice
- Free tour
- Stare Miasto
- La Dama con l’Ermellino
- Kazimierz
- Podgórze
- Zabłocie, la fabbrica di Schindler
- Concerti di musica classica
- I bazar
- Caffè letterari
- Amarcord
- Cosa vedere nei dintorni di Cracovia
Cosa vedere a Cracovia, il centro storico
Free Tour
Appena arrivati, per prendere confidenza con la città, vi consigliamo di partecipare ad un Free Tour con guida esperta in italiano.
Potete scegliere tra il Free Tour del Centro Storico ed il Free Tour del Quartiere Ebraico. Entrambe le escursioni partono da Mały Rynek (la piazza piccola, situata proprio dietro la Basilica dell’Assunta), sono gratuite ed hanno una durata di circa due ore e mezza.
Noi li abbiamo provati personalmente. Li riteniamo molto utili per chi non ha molto tempo a disposizione e per chi desidera una infarinatura veloce sulla città, per poi approfondire con calma gli aspetti che più lo interessano.
Stare Miasto
Il centro città è quell’area inscritta ai giardini Planty e ospita alcuni dei luoghi di maggior interesse di Cracovia.
Passeggiando nel parco noterete che su alcune panchine in legno sono state affisse delle targhe metalliche che riportano il nome di un poeta.
Dovete sapere che Cracovia venne onorata dalla Commissione Europea con il titolo di capitale europea della cultura nel 2000 e dal 2013 è entrata a far parte della Rete delle Città Creative dell’Unesco ricevendo il titolo di Città della Letteratura.
Avvicinando lo smartphone alle targhe è possibile scoprire numerose informazioni scansionando il codice QR.
Rynek Główny è la piazza principale della città vecchia, circondata da splendidi edifici con le facciate color pastello. Nel centro si estende il Sukiennice, l’edificio che una volta ospitava il mercato dei tessuti. Oggi invece è un animato bazar per turisti.
Le bancarelle dei fiorai circondano la statua di Adam Mickiewicz, il più famoso poeta polacco.
Kościół Mariacki, la basilica dedicata all’Assunta, domina la piazza. Ogni ora dalla torre di sinistra si affaccia un trombettiere che suona l’inno mariano hejnał, la cui esecuzione viene bruscamente interrotta.
La leggenda narra infatti che il primo trombettiere fu ucciso all’improvviso da una freccia tartara mentre suonava l’inno.
Sono passati oltre venti anni da quel pomeriggio freddo e piovoso di settembre, ma per me ed Elisabetta rimane semplicemente la basilica del nostro Sì.
Da ogni angolo della piazza rimbomba il rumore degli zoccoli dei cavalli che trainano le carrozze dei turisti.
Da alcuni anni è possibile visitare il museo sotterraneo situato sotto la grande piazza. Sono esposti reperti archeologici che vi faranno conoscere e approfondire la storia della città.
È possibile organizzare la visita in autonomia, anche se noi vi consigliamo di partecipare ad un Tour guidato del museo sotterraneo per apprezzarne maggiormente tutti gli aspetti.
Ulica Floriańska è una delle strade più affollate del centro. Lo è sempre stata. Ed è anche una delle più belle.
Edifici di interesse storico ed artistico si susseguono uno dietro l’altro tra locali alla moda, ristoranti, banche, uffici di cambio valute (kantor) ed agenzie di viaggi.
Passeggiando per la via non è difficile imbattersi nelle esibizioni di musicisti di strada. Proprio qui, dalle voci di due ragazzi anglosassoni, abbiamo ascoltato una delle versioni più belle di sempre di Take Me Home, Country Roads di John Denver.
In fondo alla via, sulle alte mura che fiancheggiano la porta di San Floriano, i pittori espongono le loro opere formando un angolo cromatico tra i più suggestivi e caratteristici del centro.
Aldilà delle mura svetta la fortezza a forma circolare del Barbacane, costruita nell’ultimo decennio del XV secolo ed inserita nel perimetro difensivo della città.
Rientrati nel centro storico attraverso la porta di San Floriano si svolta a destra, si passa sotto un arco e ci si immette in Ulica Świętego Jana. Sulla sinistra c’è il palazzo che ospita il Museo Czartoryski, riaperto il 22 dicembre 2019 dopo lunghi anni di lavori di restauro.
Questa strada ci è sempre piaciuta molto, non solo perché è meno trafficata e caotica della vicina Floriańska, ma soprattutto perché offre secondo noi uno degli scorci più intimi della città.
Si trova all’incrocio con Ulica Świętego Tomasza. Da un lato la piccola chiesa di San Giovanni, dall’altro una vecchia piwnica dove gustare una buona birra polacca.
Rieccoci in Rynek Główny sul lato opposto del Sukiennice, di fronte si staglia Wieża Ratuszowa, l’antica torre del Municipio. Una volta nei locali dello scantinato c’era un famoso e frequentato caffè, dentro il quale si aggirava una vecchia cartomante a predire il futuro agli avventori.
Se svolate a destra accedete in Ulica Świętej Anny, una strada ricca di importanti edifici che unisce l’angolo sud-ovest della piazza del mercato con i vecchi bastioni occidentali.
Sulla sinistra si susseguono i collegi universitari tra cui il Collegium Maius, cuore della famosa Università Jagellonica, una delle più antiche d’Europa.
L’edificio costruito in pietra e cotto ha un bellissimo cortile pavimentato, delimitato da arcate gotiche su colonne ornate ed avente in centro una fontana barocca.
Tra una visita e l’altra vi suggeriamo di provare un precle. Noi li adoriamo. Si tratta di ciambelle di pane con la crosta cosparsa di semi di sesamo o piccoli granuli di sale grosso. I venditori si posizionano con i loro baracchini nei luoghi di maggior afflusso di gente.
Una volta rientrati nella piazza del mercato si passeggia sul lato meridionale accanto ai numerosi locali che sono stati aperti negli ultimi anni.
All’angolo sud–est, vicino allo storico caffè-ristorante Wierzynek, si imbocca quella che si può definire la via principale della città, Grodzka.
La strada è ricca di palazzi che recano tuttora gli stemmi delle nobili famiglie di un tempo, di collegi e di chiese: Santi Pietro e Paolo, Sant’Andrea, Sant’Egidio.
A metà strada si svolta a destra e ci si immette in una stradina che amiamo particolarmente sia per la sua tranquillità sia per i particolari architettonici e cromatici dei suoi palazzi: Kanonicza.
Le decorazioni degli edifici creano dei giochi ottici che rapiscono l’immaginazione.
In fondo si sbuca proprio sotto la collina di Wawel, il luogo forse più famoso e conosciuto dell’intera Polonia. Durante il regno di Casimiro III il Grande (XIV secolo) furono costruiti i due edifici più importanti che sovrastano il colle.
Si tratta del castello con il suo bellissimo cortile e la cattedrale di San Venceslao e del Santo vescovo Stanislao, sede dell’incoronazione di tutti i monarchi polacchi.
Terminata la visita potete fare una bella passeggiata lungo l’argine della Vistola. Il lungofiume è sempre animato soprattutto in questo tratto.
C’è chi passeggia in bicicletta, chi corre a piedi, chi fa evoluzioni sugli skateboard. Degli anziani, seduti a tavoli in pietra, si sfidano in interminabili partite a scacchi. Un paio di barconi ormeggiati alle bitte fungono da ristoranti per cene romantiche.
Da qui partono anche le gite in barca sulla Vistola. Secondo noi è sempre emozionante ammirare alcuni scorci del centro storico da una prospettiva completamente diversa. Il tour ha una durata di un’ora e l’audio-guida è in inglese.
Proprio sotto la collina c’è la scultura in metallo di Smok Wawelski, conosciuto anche come il drago del Wawel. La leggenda narra che il drago viveva in una caverna situata proprio sotto l’altura del castello durante il regno di Re Krak, il leggendario fondatore della città.
Ogni giorno il drago vagava per la regione distruggendo tutto quello che incontrava sulla sua strada, uccidendo persone e divorando i raccolti.
Un giorno il Re volle mettere fine a questa situazione e promise sua figlia in sposa a chi avesse catturato il drago. Si fece avanti solo un ragazzo coraggioso, di nome Szewczyk Dratewka.
Il giovane escogitò il seguente piano. Riempì con lo zolfo la carcassa di un agnello e la pose proprio di fronte all’entrata della caverna.
Il drago, sempre affamato, non tardò a cadere nel tranello e dopo aver afferrato e sbranato l’ovino incominciò a sentire implacabili i morsi della sete, dato che lo zolfo è un composto altamente irritante.
Aveva talmente sete che iniziò a bere avidamente l’acqua della Vistola che scorreva lì vicino e dopo averne bevuta in grandissima quantità scoppiò e morì. Szewczyk invece passò all’incasso e come promesso ottenne in sposa la bellissima figlia del Re.
Proseguendo lungo la Vistola per alcune centinaia di metri si giunge ad una bellissima chiesa che qui tutti chiamano Skałka, cioè la chiesa sulla roccia. In realtà è dedicata a San Michele Arcangelo e Santo Stanislao.
L’edificio attuale, in stile barocco, risale alla prima metà del XVIII secolo e fu eretto sul luogo dove in precedenza sorgeva la vecchia chiesa di San Michele, andata completamente distrutta per mano degli svedesi nel 1657.
La cripta situata sotto la chiesa ospita le tombe di numerosi personaggi illustri della storia, della letteratura e della pittura polacca, mentre all’esterno sorge l’altare del terzo millennio.
Si tratta di un monumento di sei statue di personaggi religiosi legati alla città, tra cui Santo Stanislao, Papa Giovanni Paolo II e Santa Faustina Kowalska.
La Dama con l’Ermellino
Dal 22 dicembre 2019, il famoso dipinto a olio su tavola di Leonardo da Vinci è nuovamente esposto nella sua sede storica, il museo Czartoryski. Per accedere è necessaria la prenotazione da effettuare al telefono, o via mail oppure online sul sito dei Musei di Cracovia.
Cosa vedere a Cracovia, i quartieri meridionali
Quelli che ci apprestiamo a conoscere sono tre quartieri storici di Cracovia e sono legati tra di loro da un unico filo conduttore: l’occupazione nazista durante la seconda guerra mondiale.
Kazimierz
Una volta lasciato il castello di Wawel si può proseguire verso sud per Ulica Stradomska, fino ad arrivare nel quartiere di Kazimierz.
Il sobborgo fu fondato da Re Casimiro III nel 1335 (da cui prende anche il nome) come città autonoma, in quanto situato in una piccola isola sulla Vistola appena a sud del centro.
Nel XIII secolo gli ebrei che vivevano in città furono espulsi e obbligati a trasferirsi qui. Da allora fino alla seconda guerra mondiale Kazimierz divenne il centro della comunità ebraica, che viveva in armonia con i polacchi cattolici.
Passeggiando per le stradine in acciottolato sconnesso avrete la possibilità di vedere palazzi d’epoca, alcuni con l’intonaco scrostato, altri con gli infissi bianchi in legno. Le antenne paraboliche si sporgono dagli edifici per catturare il segnale satellitare.
Chiese cattoliche e sinagoghe, le une accanto alle altre. Le piazze ed i vicoli affollati di turisti.
Monumenti e luoghi di interesse intervallati da un susseguirsi di ristoranti, locali, librerie e sale da tè. Dai ristoranti arrivano spesso note di musica tzigana. Nascosto dietro un alto muro di cinta, il cimitero ebraico.
Dicono che qui si mangino i migliori zapiekanki della città (ci sono diversi rivenditori in Plac Nowy). Si tratta di baguette di pane sezionate a metà (in senso longitudinale), ricoperte da formaggio, funghi, pomodoro, prezzemolo e scaldate al forno.
Podgórze
Most Marszałka Józefa Piłsudskiego (per i mezzi) ed il nuovo Kładka Ojca Bernatka (per i pedoni) sono i ponti sulla Vistola che uniscono i quartieri di Kazimierz e Podgórze.
Nell’antichità il rione era una vera e propria cittadina autonoma con un proprio statuto. Venne soppresso dagli austriaci nel 1784 quando il quartiere si chiamava ancora Josephstadt.
Durante l’occupazione nazista il sobborgo ospitò il ghetto in cui vennero rinchiuse 15.000 persone di origine ebraica prima di essere inviate ai campi di sterminio.
Dal vecchio toponimo del quartiere prende il nome anche la bella chiesa di Świętego Józefa, avente la caratteristica facciata in mattoni rossi.
Imperdibile è Plac Bohaterów Getta, un grande slargo di forma rettangolare, dal fondo in acciottolato e circondato da edifici antichi e moderni.
La piazza è famosa perché sul suolo sono state appoggiate delle grandi sedie in metallo, per ricordare che questo è un luogo della memoria.
Un piccolo museo a cielo aperto. Le 70 sedie sono opera di due artisti polacchi che si ispirarono a una vecchia fotografia. Illustrava una bambina trasportare una sedia durante il trasferimento degli ebrei dal quartiere di Kazimierz al ghetto.
Secondo altri invece le sedie rappresenterebbero una scena accaduta durante i giorni della liquidazione, descritta nel libro Una farmacia nel ghetto di Cracovia di Tadeusz Pankiewicz.
La Farmacia sotto l’Aquila, descritta nel libro e di proprietà dello stesso Pankiewicz, si trova ancora in un angolo di Plac Bohateròw Getta. Ospita un interessante museo con fotografie e reperti del periodo 1941 – 1943.
Il dottor Pankiewicz insieme al suo personale aiutò clandestinamente la popolazione ebraica, distribuendo medicinali e generi alimentari, nascondendo e mettendo in salvo alcuni tra i perseguitati dai nazisti.
Zabłocie e la Fabbrica di Schindler
Poco distante da Podgórze, nel distretto industriale di Zabłocie, sorge quella che fu la fabbrica di oggetti smaltati di Oskar Schindler. Oggi è un museo. Aperto pochi anni fa è veramente ben curato ed estremamente interessante.
Al seguente link potete prenotare la visita guidata alla fabbrica di Schindler.
Tema dell’allestimento: Cracovia durante l’occupazione tedesca tra il 1939 e il 1945.
Non si tratta del solito museo della memoria, o per meglio dire non solo, ma illustra in maniera molto accurata ed accattivante gli aspetti sociali, culturali e storici della città in quei drammatici anni.
Nello stesso complesso trova spazio anche il Mocak, il museo di arte contemporanea.
Cosa vedere a Cracovia, i Concerti di Musica Classica
Come dicevamo la gente di Cracovia adora la musica, di tutti i generi. Oltre alla Filarmonica ci sono diversi teatri e locali dove assistere a concerti ed esibizioni dal vivo.
Tra i più suggestivi secondo noi ci sono quelli di musica classica.
Uno di questi si svolge nella sala Fryderyk Franciszek Chopin. Il concerto con il pianoforte dura all’incirca un’ora e durante lo spettacolo vengono interpretate alcune delle opere più importanti del famoso artista polacco.
Durante alcuni giorni della settimana infine è possibile assistere ad un concerto d’organo nella Chiesa di Sant’Egidio in Ulica Grodzka.
Cosa vedere a Cracovia, i Bazar
Quando visitiamo una città cerchiamo sempre di trascorrere un po’ di tempo in un bazar. La consideriamo una specie di biglietto da visita di un paese ed è il luogo in cui si possono apprezzare meglio le dinamiche sociali di un popolo.
Questi sono i nostri preferiti:
dietro il Barbacane, attraversata Ulica Basztowa, ci si addentra a Kleparz, uno dei quartieri storici situato oltre la cinta muraria del centro storico.
Oltre ad essere caratterizzato a livello architettonico da bei palazzi e chiese d’epoca, è famoso per i due bazar di generi alimentari e fiori: Stary Kleparz e Nowy Kleparz (quest’ultimo situato al termine di Ulica Długa).
Un altro bazar coperto molto conosciuto in città è Plac na Stawach. Si trova a poche centinaia di metri ad ovest dei grandi magazzini Jubilat e del ponte Dębnicki sulla Vistola (venti minuti a piedi dal centro).
L’ultimo bazar che vi suggeriamo di visitare, ma non certo per importanza, è Hala Targowa.
Il mercato è situato leggermente fuori dal centro storico in direzione est, precisamente in Ulica Grzegórzecka. Si differenzia dagli altri due perché oltre a generi alimentari e piante è possibile trovare oggetti di antiquariato, libri usati, opere d’arte e dischi in vinile.
Cosa vedere a Cracovia, i Caffè Letterari
Negli ultimi anni stanno prendendo piede i Book Cafè.
Oltre a gustare ottimi caffè e deliziose torte e pasticcini, è possibile rilassarsi leggendo dei libri. Sono locali di tendenza, innovativi, dove organizzano anche eventi culturali e musicali.
Ne consigliamo un paio.
Massolit Books & Café, situato in Felicjanek 4, aperto tutti i giorni dalle ore 9.00 alle ore 21.00 circa (nel week end dalle ore 10.00 alle ore 20.00). La stragrande maggioranza dei libri sono in lingua inglese.
De Revolutionibus Books & Café, situato in Bracka 14, aperto tutti i giorni dalle ore 9.00 alle 21.00 (nel week end orario ridotto dalle ore 10.00 alle ore 19.00).
Offre un’interessante selezione di libri, alcuni raffinati in lingua straniera, oltre a numerosi volumi illustrati per la gioia dei bambini.
Amarcord
Se da un lato la globalizzazione economica, sociale e tecnologica ha dato una spinta importante alla crescita della Polonia nel nuovo millennio, dall’altro ha prodotto danni seri in alcuni settori.
Uno di questi è sicuramente quello della ristorazione. I ristoranti storici che offrivano i piatti tradizionali della cucina polacca (per esempio Kurza Stópka, Staro Polska, etc.) hanno cambiato gestione e si sono specializzati in cucine etniche internazionali.
In Ulica Zwierzyniecka, poco prima di arrivare alla Filarmonica, c’era una bottega dove preparavano le più buone e dissetanti spremute di frutta e verdure della città. Eravamo clienti affezionati, ora purtroppo non c’è più.
Nelle vie del centro inoltre non si vedono più neppure i venditori di succhi da bere. Li servivano freschi, in bicchieri di vetro e all’acqua aggiungevano sciroppo di lamponi e frutti di bosco.
In Plac Szczepański, quasi all’angolo con Ulica Świętego Tomasza, sorgeva il salone di acconciature femminili di Zygmunt Fila.
La bottega era lunga, stretta e buia. Aveva le pareti decorate da piastrelle chiare, vecchie foto e cornici contenenti i diplomi dei concorsi per parrucchieri vinti in giro per l’Europa.
In fondo alla stanza, sopra l’angolo lavaggio, c’era un soppalco dove Zygmunt si ritirava a riposare e sorseggiare una tazza di tè caldo tra un taglio e l’altro. Il pavimento era in legno.
La storia del personaggio è originale e va raccontata. Era un tipo particolare e quando l’ho conosciuto io (negli anni novanta) era già anziano.
Aveva i capelli grigi pettinati all’indietro, li teneva piuttosto lunghi per coprire le stempiature, le basette erano folte e lunghe alla Elvis Presley.
Portava un paio di occhiali in stile Rayban con lenti spesse da vista. Vestiva eccentrico, ma indossava sempre la camicia (di flanella nei mesi più freddi).
Il negozio era la sua vita. Dopo aver acconciato i capelli delle nobildonne dell’alta società di Vienna, Parigi e Montecarlo per molti anni, era ritornato a casa ed aveva aperto questa attività. Zygmunt si occupava solo ed esclusivamente del taglio, mentre le finiture le lasciava alle sue collaboratrici.
Elisabetta, sua affezionata cliente per diversi anni, ama ripetere che nessuna donna è uscita insoddisfatta dalla bottega. L’ultima volta che l’ha salutato lui l’ha congedata con un baciamano.
Cosa vedere nei dintorni di Cracovia
Di solito un viaggio a Cracovia prevede anche la visita alla miniera di sale di Wieliczka ed ai campi di concentramento di Auschwitz – Birkenau.
Le due escursioni si possono fare anche in autonomia, ma se volete ottimizzare i tempi allora vi consigliamo di partecipare a dei tour organizzati. Sono veramente ben fatti.
Le due escursioni hanno numerose recensioni ed un punteggio medio molto alto. Comprendono il trasporto in pullman, le guide in lingua italiana, il biglietto d’ingresso ai siti ed un pub crawl.
Si tratta di un tour in quattro pub di Cracovia da effettuare in qualsiasi giorno della settimana con una consumazione gratuita.