Isola di San Pietro in Sardegna, cosa vedere in 2 giorni

Isola di San Pietro in Sardegna, cosa vedere in 2 giorni


Durante la fase di pianificazione del nostro viaggio in Sardegna abbiamo inserito anche una visita all’isola di San Pietro.

A dire il vero il nostro soggiorno è stato di un giorno intero più due mezze giornate.

San Pietro, con Sant’Antioco e altre isolette minori, fa parte dell’arcipelago del Sulcis, ed è situata a poche miglia dalla costa sud occidentale. 

Proprio sul vertice. 

Se non avete in previsione una vacanza tipicamente balneare e quindi stanziale, allora una sosta di due giorni sono sufficienti per esplorare l’isola.

In questo articolo quindi, oltre a tutta una serie di informazioni pratiche e consigli utili, vi forniamo alcuni spunti e idee su cosa vedere nell’isola di San Pietro in Sardegna.

 

Indice

 

Come arrivare nell’isola di San Pietro

Per raggiungere l’isola di San Pietro abbiamo utilizzato i traghetti della compagnia Saremar seguendo due rotte diverse:

  • Portovesme – Carloforte all’andata;
  • Carloforte – Calasetta (Isola di Sant’Antioco) al ritorno.

Da alcuni anni la Saremar ha cessato l’attività e il servizio di trasporto viene ora garantito dalla compagnia Delcomar.

 

Via del Sale a Carloforte nell'isola di San Pietro in Sardegna

Via del Sale, Carloforte

 

Isola di San Pietro, hotel

Durante il nostro soggiorno abbiamo alloggiato al Hotel Paola.

Si tratta di una struttura semplice, a conduzione famigliare, affacciata sul mare e immersa in uno splendido scenario naturale, ricco di macchia mediterranea.

Si trova in località Tacca Rossa, appena fuori Carloforte, proprio sulla strada che conduce allo stabilimento della vecchia tonnara.

Abbinato all’hotel, il ristorante Primo Maggio sforna delle deliziose prelibatezze della cucina locale.

 

Al seguente link potete verificare le migliori offerte e la disponibilità di alloggi nell’Isola di San Pietro:

 

 

Isola di San Pietro, cosa vedere

Per muovervi in tutta tranquillità lungo le strade dell’isola è necessario avere un mezzo a disposizione.

Se non avete il vostro allora vi consigliamo di noleggiarne uno, come abbiamo fatto noi.

Noi per esempio ci affidiamo da molti anni a DiscoverCars.

Si tratta di un comparatore di prezzi online tra varie compagnie, facilmente consultabile sia da desktop sia da dispositivo mobile.

Per noi è una garanzia.

L’opzione “cancellazione gratuita” infatti protegge i clienti in caso di imprevisti dell’ultimo momento.

 

Il racconto l’ho trascritto così come l’avevo scritto dal vivo sulla Moleskine, utilizzando il presente come tempo verbale.

 

GIORNO 1

Trasferimento nell’isola di San Pietro e visita di Carloforte

Alle ore 13.30 salpiamo da Portovesme e dopo circa quaranta minuti di navigazione attracchiamo sul molo di Carloforte, il capoluogo dell’isola.

È situato proprio di fronte alla statua di Re Carlo Emanuele III di Savoia.

 

Tipica vegetazione nell'isola di San Pietro in Sardegna

Vegetazione tipica

 

Dopo aver effettuato le operazioni di check-in in hotel ci dirigiamo al complesso della tonnara, situato poco più avanti.

Arriviamo in pochi minuti, attraversando una zona di villette bianche, alcuni bovini al pascolo e le proprietà delimitate da muretti a secco.

Alcuni edifici della tonnara sono tutt’ora in funzione, altri invece sono chiusi ed in stato di abbandono.

Attraversiamo il cortile tra vecchie imbarcazioni in legno e reti accatastate in mucchi disordinati e raggiungiamo il molo.

I pescatori stanno scaricando il bottino di giornata, sotto lo sguardo attento degli ufficiali della capitaneria di porto.

I grossi tonni vengono riposti con un paranco su un carretto in ferro trainato da un trattore.

Successivamente vengono trasportati all’interno degli edifici per le fasi di lavorazione e conservazione.

 

La vecchia Tonnara di Carloforte nell'isola San Pietro in Sardegna

La vecchia Tonnara di Carloforte

 

Siccome il mondo è piccolo (come si dice), tra la piccola folla di marinai, pescatori, operai ed impiegati conosciamo Marco, friulano come noi.

Vive a quindici chilometri da casa nostra. Si trova qui per lavoro ci racconta e rappresenta la ditta che acquista la quasi totalità del tonno pescato in queste acque.

È arrivato a San Pietro alla fine di aprile, la prima mattanza si è svolta a metà maggio e rimarrà a Carloforte fino a fine giugno, giusto in tempo per un’ultima battuta di pesca.

 

Rientriamo a Carloforte al tramonto.

Ci fermiamo alcuni minuti in piazza Repubblica. Lo slargo ha forma quadrata, vicino ai vertici ci sono quattro grosse piante di magnolia, attorno alle quali sono state posizionate in cerchio delle panchine in laminato di ferro.

Sono occupate principalmente da anziani e la cosa strana è che gli uomini stanno solo con gli uomini e le donne con le donne.

 

Piazza Pegli a Carloforte nell'isola di San Pietro in Sardegna

Piazza Pegli, Carloforte

 

Anche piazza Pegli è animata da un via vai di gente.

Prima di chiudere la giornata trascrivo alcuni brevi cenni storici sull’isola.

Nel 1738 fu colonizzata dagli abitanti di Tabarka, un’isola della Tunisia ricca di coralli ma colonia ligure, di proprietà dei Lomellini, allora signori di Pegli.

I motivi che spinsero i tabarkini ad abbandonare la loro isola furono molteplici.

L’impoverimento dei banchi di corallo, le incursioni sanguinose dei pirati e la limitata estensione dell’isola, che non era più in grado di soddisfare le esigenze di una popolazione in continua crescita.

Venuti a conoscenza della volontà di Re Carlo Emanuele III di ripopolare la Sardegna, ne approfittarono per lasciare Tabarka e stabilirsi qui a San Pietro.

 

GIORNO 2

Isola di San Pietro, le spiagge

Dalle ampie vetrate della sala ristorante dell’hotel la vista spiana giù per la vallata fino al mare.

Sotto di noi un giardino di ulivi, limoni, cactus, oleandri e splendide bouganville in fiore.

In lontananza, controluce, intravediamo un traghetto che fa la spola con Portovesme.

Il mare placido riflette i raggi del sole e le colline che contornano la costa del Sulcis.

 

Il faro di Capo Sandalo nell'isola di San Pietro in Sardegna

Il faro di Capo Sandalo

 

Stamattina abbiamo in programma l’escursione a Capo Sandalo.

Poco fuori l’abitato di Carloforte prendiamo la stradina che seziona in due l’isola e dopo una decina di chilometri arriviamo al faro.

Parcheggiamo la macchina in uno spiazzo e da lì ci incamminiamo lungo un sentiero pavimentato verso un belvedere.

C’è pochissima gente a quest’ora e questo ci permette di sederci sugli scogli ed estraniarci da tutto.

Percepiamo solo le folate del vento ed i gridi dei gabbiani, che trovano riparo sulle falesie sotto di noi.

Non lontano da qui vive anche una colonia di falchi della regina.

Queste sono sicuramente le zone più battute dal vento e di conseguenza la vegetazione ne risente. Proliferano solo piante di basso fusto, come il cisto, il rosmarino, il cactus e l’euforbia.

 

La spiaggia di Cala Fico nell'isola di San Pietro in Sardegna

Spiaggia di Cala Fico

 

Un altro sentiero ci permette di scendere giù abbastanza agevolmente fino a livello del mare.

Prima di rientrare a Carloforte ci fermiamo sulla spiaggia di Cala Fico e successivamente alle vecchie saline, dove avvistiamo alcuni esemplari di fenicottero rosa.

Lo scirocco intanto continua a soffiare forte, però i marinai ci hanno già preannunciato che da domani girerà in maestrale.

Trascorriamo parte del pomeriggio in una delle spiagge più belle della costa sud di San Pietro, La Bobba.

Dal parcheggio antistante la caletta parte un sentiero pavimentato che in una decina di minuti di camminata porta a Le Colonne.

Si tratta di due faraglioni di medie dimensioni circondati dalla schiuma bianca prodotta dal frangersi delle onde.

 

Isola di San Pietro in Sardegna

Le Colonne

 

La cittadina di Carloforte è ben curata e il lungomare è ornato da alberi di palma e bouganville.

Le attrazioni non sono concentrate solo nel centro storico ma anche in periferia, che è comunque facilmente raggiungibile con delle piacevoli passeggiate a piedi.

Le facciate delle case del centro sono di color pastello, le persiane delle finestre sono in legno mentre le porte (sempre in legno) che si affacciano sui balconi sono chiamate galaie.

Dal lungomare partono stretti vicoli in ascesa che si propagano nel borgo antico. La chiesa di San Carlo attende i fedeli per la celebrazione religiosa prefestiva.

 

GIORNO 3

Carloforte e trasferimento a Teulada

Apriamo gli infissi della nostra camera da letto ed appuriamo subito che i marinai avevano ragione.

Una brezza fresca di maestrale infatti si infila nella nostra stanza.

Uno dei proprietari della struttura ci spiega che grazie al turismo lavorano da maggio ad ottobre, poi durante l’inverno si dedicano alla sistemazione del giardino e delle infrastrutture.

Il vento intanto anche se fastidioso ha il pregio di espandere il profumo della macchia mediterranea, mentre il cinguettio degli uccelli produce melodie rilassanti.

A colazione gustiamo un’ottima marmellata al melograno fatta in casa.

 

Il lungomare di Carloforte nell'isola di San Pietro in Sardegna

Il lungomare di Carloforte

 

Il nostro itinerario di due giorni alla scoperta dei luoghi di maggior interesse da vedere nell’isola di San Pietro termina qui.

Se avrete a disposizione qualche giorno in più allora potete esplorare il territorio seguendo altri sentieri, oppure potete godervi la vacanza nelle spiagge dell’isola.

Il traghetto pian piano si allontana da Carloforte, le palme sul lungomare diventano sempre più piccole, le isole dei Ratti e Piana ci scivolano a fianco.

Nonostante il mare sia mosso la navigazione non ne risente più di tanto.

Nel primo pomeriggio arriviamo a Teulada ed iniziamo a visitare le spiagge della Sardegna del Sud.

 

Dove mangiare a Carloforte

Durante il nostro tour itinerante ci siamo affidati a pietanze al sacco per gli spuntini di metà giornata, mentre a Carloforte abbiamo cenato in due ristoranti che anche a distanza di qualche anno ci sentiamo di consigliare:

Il ristorante Primo Maggio annesso all’hotel dove abbiamo dormito ed il Ristorante da Andrea, detto anche Osteria alla Tonnara.

È situato all’estremità meridionale della marina. Dalla struttura potete ammirare uno splendido tramonto e gustare un delizioso tonno arrosto alla carlofortina.

 

La marina di Carloforte nell'isola di San Pietro in Sardegna

La marina di Carloforte

 

Ecco la ricetta:

Ingredienti:

400 gr. di tonno fresco di Carloforte tagliato a fette medie, olio extravergine d’oliva, 3 spicchi d’aglio sbucciati, mezzo bicchiere di vino bianco, 3 cucchiai di salsa di pomodoro, 5 foglie di alloro, aceto bianco, 1 cucchiaio di farina, sale.

Preparazione:

Lavare il tonno e asciugarlo bene. Friggerlo in una padella ampia (leggermente infarinato) in olio abbondante finché non è ben dorato.

In un tegame a parte, posizionare il tonno fritto in un po’ d’olio in cui avrete dorato gli spicchi d’aglio schiacciati.

Fare insaporire il tonno, aggiungere mezzo bicchiere di vino bianco e lasciar consumare per alcuni minuti.

Aggiungere la salsa, alcune foglie di alloro e qualche cucchiaio di aceto bianco, fate svaporare e lasciate consumare il tutto nella salsina di cottura con coperchio semichiuso.

Steve

Sono nato a Udine nel 1963 e vivo a Galleriano, un piccolo paese di campagna in provincia di Udine. Appassionato di geografia, ho viaggiato fin da piccolo grazie ai miei genitori.

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Un android developer a tempo perso, una polacca innamorata dell'Italia e un appassionato di geografia prestato all'informatica.

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